Azzurro della sera di Hermann Hesse è una poesia che in pochissimi versi ci trasferisce le magiche sensazioni, emozioni che si possono vivere quando si riesce a trovare la giusta armonia interiore. Un’esperienza che richiede amore, per sé stessi e per gli altri, l’unico strumento in grado di potere generare armonia e pace per l’essere e la propria esistenza.
Ma per conquistare questo stato d’amore il percorso è lungo, pieno d’insidie, richiede impegno e sacrificio. Ma quando si è raggiunta la meta tutto diventerà pace, benessere, armonia.
Azzurro della sera fu scritta nel 1899 e fa parte della raccolta di poesie Die Gedichte pubblicata da Zürich, Fretz & Wasmuth nel 1942. Per la traduzione italiana ci siamo avvalsi del libro Poesie d’amore e altre poesie di Hermann Hesse, a cura di Volker Michels, con la traduzione di Roberto Fertonani.
Leggiamo questa breve meravigliosa poesie di Hermann Hesse per apprezzarne e comprenderne il significato del contenuto.
Azzurro della sera di Hermann Hesse
O pura visione tutta incanti,
quando da porpora e d’oro, sereno
amabile grave, tu cielo
di luce della sera ti dilati.Tu ricordi un mare azzurro
dove felicità è alla fonda
per una quiete beata.Dal remo sgocciola
l’ultima stilla di terrestre cruccio.
Spätblau, Hermann Hesse
O reine, wundervolle Schau,
Wenn du aus Purpurrot und Gold
Dich ebnest friedvoll, ernst und hold,
Du leuchtendes Späthimmelblau!Du mahnst an eine blaue See,
Darauf das Glück vor Anker hält
Zu seliger Rast. Vom Ruder fällt
Der letzte Tropfen Erdenweh.
L’azzurro della sera è un’esperienza da conquistare con amore
Azzurro della sera è una poesia di Hermann Hesse dal grande significato simbolico. Ogni parola è un simbolo, la tappa di un percorso che conduce allo stato di benessere interiore, alla pace esistenziale. La poesia ci svela in significato vero dell’amore e il grande vantaggio di coltivarlo per dare sollievo all’esistenza.
È una poesia che svela il cammino della vita, ma non nella logica dell’età umana, ma della maturità esistenziale, l’unica in grado di poter donare il brio, la gioia, la pace, la felicità utili per dare senso al vivere quotidiano.
Il momento topico indicato da Hermann Hesse per dare senso simbolico allo stato di maturità è quell’attimo in cui il dì inizia ad incontrare la sera ed il cielo si tinge di un azzurro intenso che vira verso il blu. Per renderlo esplicito parliamo del “crepuscolo” che nella simbologia poetica e letteraria molte volte coincide con la fine della vita umana, ma che nella poesia di Hermann Hesse, in armonia con la poesia mistica, in realtà corrisponde all’inizio della maturità spirituale degli umani.
L’arrivo della sera diventa visione di pace
Il componimento si apre con una dichiarazione d’incanto.“O pura visione tutta incanti”. Il cielo serale viene subito percepito non come uno scenario, ma come una visione, qualcosa che va oltre la realtà fisica: è pura bellezza, epifania, rivelazione. L’uso dell’aggettivo “pura” accentua la limpidezza e la semplicità della scena, mentre “incanti” richiama un’estetica quasi magica.
Quando da porpora e d’oro, sereno
amabile grave, tu cielo
di luce della sera ti dilati”
Questi versi ci restituiscono la gamma cromatica del tramonto: porpora e oro, due colori che uniscono il calore della fine del giorno alla nobiltà del momento in cui l’ombra riesce a dare ristoro. L’ossimoro “amabile grave” ci fa percepire l’arrivo della sera come qualcosa di dolce ma solenne, gentile ma profondo. La luce si dilata, quasi a voler avvolgere tutto nel suo abbraccio.
Tutto sembra espandersi per accogliere, che è il senso vero dell’amore, in cui l’immensità svela che nella vita c’è spazio per tutti e che solo vivendo reciprocamente in armonia si può godere della magnificenza di quell’azzurro che dona benessere all’anima, alla mente, al fisico.
La memoria del dolore amplifica lo star bene
Nella seconda strofa della poesia, Hermann Hesse offre spazio alla memoria, al periodo in cui la vita era malessere, in cui le distrazioni del materiale toglievano attenzione al vero senso del vivere.
Tu ricordi un mare azzurro
dove felicità è alla fonda
Il cielo diventa mare, e in quel mare è “alla fonda” una felicità che non è appariscente ma sommersa, stabile, pronta ad accoglierci. È l’immagine di una felicità ferma, silenziosa, che non ha bisogno di clamore. Alla fonda, come una barca che riposa tranquilla, senza onde.
L’immagine del passato svela l’illusione che tutto ciò che è “apparenza” possa donare la felicità. Hermann Hesse conduce ad una visione nuova, ad un nuovo mondo, il cui quella felicità può finalmente dare vigore all’anima, all’esistenza.
La poesia di Hermann Hesse si chiude con un’immagine delicatissima
Per una quiete beata. Dal remo sgocciola
l’ultima stilla di terrestre cruccio.
Ecco quindi che se si vuol trovare la tanto desiderata pace, il benessere bisogna far scivolare dal “remo” che spinge il cammino della vita l’ultima “stilla di terrestre cruccio”. Una metafora che lascia senza fiato. Hermann Hesse ci trasferisce simbolicamente tutta la fatica della traversata della vita, del viaggio dell’anima.
Ma quella stilla rappresenta anche l’ultima traccia del cruccio, cioè del dolore, delle preoccupazioni terrene. È il momento in cui l’inquietudine scivola via, lasciando spazio a una quiete beata.
Un passaggio spirituale dovuto per chi cerca la via di un’0esistenza felice, bisogna tagliare con le false illusioni dettate dall’apparenza, dall’egoismo, dall’avidità e scegliere la via dell’amore vero, quello che tinge di azzurro intenso ogni cosa portando la tanto desiderata pace interiore.
La poesia di Hermann Hesse una lezione di vita vera
Azzurro della sera di Hermann Hesse è una delle poesie che offrono il pensiero spirituale del grande scrittore e poeta tedesco. Emerge infatti il desiderio di conciliare l’esistenza terrena con una dimensione più alta, spirituale. Il crepuscolo, con la sua luce azzurra intensa e il suo silenzio, è un invito alla contemplazione e al distacco.
In un mondo dove ogni giorno genera conflitto, divisione, ansia, sofferenza, dolore l’arrivo della sera della vita diventa la soglia per accedere a un altrove interiore.
Le distrazioni digitali e i conflitti social della attuale società dovrebbero lasciare un po’ di spazio ad un momento di sana riflessione crepuscolare, in cui magari si lasciano scivolare dal remo le gocce d’acqua di quel mare sempre meno azzurro, per prendere una boccata d’aria della sera e finalmente riempire l’essere di amore e pace.
Per questo ha senso leggere e assimilare poesia, perché senza lezioni come quella che ci sta donando Hermann Hesse, la vita umana sarà destinata a conoscere solo il peggio.