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Addio a Umberto Veronesi, medico pioniere e libero pensatore

L'oncologo italiano ed ex ministro della Sanità è morto nella sua casa di Milano all'età di 90 anni. Il cordoglio da parte di tutti, a partire dal premier Renzi

MILANO – Laicità, ricerca e vegeterianesimo. Con queste tre parole si può riassumere l’impegno che Umberto Veronesi ha portato avanti fino all’ultimo giorno della sua vita, cioè ieri sera. L’oncologo italiano ed ex ministro della Sanità è morto nella sua casa di Milano all’età di 90 anni, da alcune settimane le sue condizioni di salute si erano aggravate. Celebre non solo in Italia, Veronesi è stato rispettato a livello internazionale per il suo lavoro pionieristico sulla prevenzione e il trattamento del cancro al seno.

VERONESI – Veronesi con il suo impegno ha dato la speranza ai malati di cancro. In particolare si è occupato del carcinoma mammario, prima causa di morte per tumore nella donna. Lo scienziato aveva creato un fondazione per la ricerca contro il cancro che portava il suo nome. Legandolo in parte alla lotta dell’Airc ha portato avanti la bandiera del vegetarianesimo, non solo con la ricerca scientifica ma attraverso un impegno politico e di divulgazione.

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L’IMPEGNO DI UNA VITA – Da non dimenticare i suoi libri per affrontare la scelta vegetariana e i suoi articoli di giornale: “Il mio impegno a favore del vegetarianesimo non ha solo basi scientifiche e mediche, ma anche filosofiche. Anzi è nato in me da bambino dall’amore e dal rispetto per la vita in tutte le sue forme, specie quando non può difendersi e far valere le sue ragioni. Non ho mai sopportato la prigionia degli allevamenti e la crudeltà della macellazione. Evitare la carne è un modo per evitare la sofferenza inutile degli animali”.

IL SALUTO – Lo stimato medico è stato salutato con messaggi di cordoglio, a partire dal premier  Matteo Renzi: “Era un sostenitore del referendum, ma soprattutto un grande medico, continueremo la sua opera”.

 

 

 

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