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Perché diciamo “procedere in fila indiana”? L’origine del celebre modo di dire

Cosa lega l'espressione "procedere in fila indiana" con i colonizzatori europei d'America? Scopri l'origine e il significato di questo modo di dire diffusissimo nel linguaggio comune.

Ci sono espressioni idiomatiche e modi di dire della nostra lingua italiana che usiamo stesso, senza chiederci mai perché si usino proprio quelle parole per esprimere quel tal concetto. E’ questo sicuramente il caso dell’espressione “procedere in fila indiana” che tutti sicuramente abbiamo usato spesso o ci siamo sentiti rivolgere da chi ci chiedeva di formare una fila ordinata.

Scopriamo di seguito il significato e l’origine storica del modo di dire “procedere in fila indiana”.

Il significato di “procedere in fila indiana”

Come indicato su Treccani, la parola “fila” viene usata per indicare una disposizione di persone o cose poste una di seguito all’altra su una medesima linea. Espressioni come “procedere in fila indiana” nascono poi per sottolineare la necessità di tenersi rigorosamente uno dietro l’altro, singolarmente e non a coppie.

Sicuramente avrete sentito numerose volte la parola fila, soprattutto quando incontrate una scolaresca o quando voi stessi eravate a scuola. In realtà, questa parola può essere utilizzata in diversi contesti e registri linguistici. Con riferimento alla disposizione ordinata delle file di uno schieramento militare, il plurale della parola “file” indica, in senso generico, l’insieme degli appartenenti a un partito, a un movimento organizzato (e quindi il partito o movimento stesso, in quanto vi si faccia parte). Ad esempio, si afferma di “militare nelle fila di un partito” per indicare l’appartenenza politica di un preciso movimento politico.

Altri esempi dell’uso di questa parola sono: disertare le fila di un’organizzazione, fila di sedie, poltrone in prima fila, e così via. Ma è soprattutto in ambito militare che la parola “fila” trova non solo il suo utilizzo più frequente (fila di soldati, rompete le file, stringere le fila), ma anche l’origine del modo di dire “procedere in fila indiana”.

L’origine del modo di dire

Ma come nasce l’espressione “in fila indiana”? Dobbiamo risalire almeno al XVIII secolo, quando i colonizzatori europei d’America (allora credute “le Indie”) che avevano notato come molti guerrieri di tribù di nativi procedessero in tale modo, ognuno ricalcando le orme di colui che lo precedeva, in maniera da confondere il nemico e far credere, qualora le orme fossero state scoperte, che l’avversario fosse parecchio inferiore dal punto di vista numerico.

L’espressione “procedere in fila indiana” proviene quindi da una strategia di guerra impiegata dagli indiani d’America per non far sapere al loro nemico il loro numero. Marciare in fila era anche il sistema migliore per muoversi molto silenziosamente e questo poteva essere utile nelle battute di caccia. Ma questa tecnica di spostamento non era tipica solo degli indiani; essa si rivela comunque utile in tutti i territori impervi, tanto che molte popolazioni indigene continuano a farne uso.

Nel continente europeo, l’espressione si è diffusa attraverso il francese (file indienne), affermandosi in italiano nel Novecento.

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