Valigie o valige? Camicia come fa al plurale? Ogni giorno siamo colti da dubbi grammaticali e ortografici legati alla lingua italiana e dobbiamo controllare il plurale di alcuni termini particolari perché abbiamo paura di dimenticarci qualche -i o di metterne una di troppo. Ecco allora una lista di parole con i rispettivi plurali per rinfrescarci la memoria.
Il plurale dei nomi
Come riportato dal sito Treccani, nella maggior parte dei casi i nomi formano il plurale cambiando la desinenza del singolare. Si distinguono tre classi fondamentali:
– prima classe: i nomi che al singolare terminano in -a formano il plurale in -i se sono maschili, in -e se sono femminili. Es.: il singolare “problema” diventa “problemi” al plurale, il femminile “mamma” diventa “mamme”.
– seconda classe: i nomi maschili e femminili che al singolare terminano in -o formano il plurale in i. Es.: il singolare di “ufficio” diventa “uffici”, la “mano” diventa le “mani”.
– terza classe: i nomi maschili e femminili che al singolare terminano in -e formano il plurale in i. Es.: il singolare di “cane” diventa al plurale “cani”, la “chiave” diventa le “chiavi”.
I plurali più ostici e come evitare errori
Esistono, però, alcune parole che, seppur terminano con le vocali descritte nelle classi suddette, richiedono maggiore attenzione perché occorre considerare non solo l’ultima lettera, ma l’intera sillaba di cui fa parte.
Ne sono un esempio le parole che terminano in -cia, -gia e in -cio e -gio. Il plurale dei nomi femminili che finiscono in -cia e -gia ha due forme:
Mantengono la “i” al plurale quando “c” o “g” sono precedute da una vocale. Esempio la “ciliegia” diventa al plurale le “ciliegie”. Non mantengono la “i” al plurale, invece, quando prima della “c” o della “g” c’è una consonante. Esempio la “pioggia” si trasforma al plurale in “le piogge”.
Le parole maschili che finiscono in -cio e -gio e in -ccio e -ggio formano in genere il plurale in “-i”, eliminando semplicemente la “o” finale rispetto al singolare. Esempio: il “pregio” diventa al plurale i “pregi”, il “saggio si trasforma in “i saggi”.
Fanno eccezione in questo gruppo alcune parole la cui intonazione cade sulla “i”. Scopriamole di seguito: la “sinergia” diventa le “sinergie”, energia/energie, leggio/leggii.
I plurali più ostici della lingua italiana
Di seguito, riportiamo in tabella i plurali più ostici della lingua italiana, in modo tale da confutare qualsiasi dubbio.
Singolare | Plurale |
l’acacia | le acacie |
l’audacia | le audacie |
la camicia | le camicie |
la ciliegia | le ciliegie |
la fiducia | le fiducie |
grigia | grigie |
malvagia | malvagie |
la socia | le socie |
sudicia | sudicie |
la valigia | le valigie |
Scopri gli errori da evitare nel passaggio da singolare a plurale legati a genere e numero
Singolare | Plurale |
l’arancia | le arance |
la bertuccia | le bertucce |
la bilancia | le bilance |
la bisaccia | le bisacce |
la boccia | le bocce |
la buccia | le bucce |
la caccia | le cacce |
[la cartuccia | le cartucce] |
la chioccia | le chiocce |
la cuccia | le cucce |
la doccia | le docce |
la faccia | le facce |
la fettuccia | le fettucce |
la focaccia | le focacce |
la foggia | le fogge |
la frangia | le frange |
la freccia | le frecce |
la goccia | le gocce |
la guancia | le guance |
la lancia | le lance |
la loggia | le logge |
malconcia | malconce |
la mancia | le mance |
massiccia | massicce |
la minaccia | le minacce |
l’oncia | le once |
l’orgia | le orge |
la pancia | le pance |
la pelliccia | le pellicce |
la pioggia | le piogge |
la pronuncia | le pronunce |
la provincia | le province |
la puleggia | le pulegge |
la quercia | le querce |
la rinuncia | le rinunce |
la roccia | le rocce |
la saccoccia | le saccocce |
la salsiccia | le salsicce |
la scaramuccia | le scaramucce |
la scheggia | le schegge |
sconcia | sconce |
selvaggia | selvagge |
la spiaggia | le spiagge |
la torcia | le torce |
la traccia | le tracce |
la treccia | le trecce |
cosuccia | cosucce |
grassoccia | grassocce |
mangereccia | mangerecce |
parolaccia | parolacce |
rossiccia | rossicce |