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“Voltagabbana”, ecco il significato della parola tanto in uso oggi

Utilizzata spesso in ambito politico, la parola voltagabbana viene usata anche nel linguaggio comune di tutti i giorni. Scopriamone origine e significato.

Secondo molti, soprattutto politici all’opposizione, l’attuale Governo Conte è rimasto in piedi grazie al voto di “voltagabbana”, attratti da presunte promesse in cambio del voto di fiducia. Non è la prima volta che il termine viene usato in ambito politico. La parola voltagabbana, comunque, viene spesso usata anche nel linguaggio comune di tutti i giorni. Scopriamone origine e significato.

"Perché diciamo così", il libro sul significato e origine dei modi di dire

“Perché diciamo così”, il libro sull’origine e sul significato dei modi di dire

Scopri perché utilizzi le frasi fatte, grazie al libro di Saro Trovato, fondatore di Libreriamo, in cui 300 modi di dire non avranno segreti

Il significato della parola voltagabbana

Indicato come sinonimo di banderuola, secondo l’enciclopedia Treccani il termine voltagabbana si riferisce a “chi cambia opinione e idee, per opportunismo, per tornaconto personale, con grande facilità e leggerezza”.

Il voltare idea, opinione o fazione rappresenta spesso un atto della sfera morale. In molte parole e locuzioni per il concetto di voltagabbana si utilizza l’immagine di un mutamento materiale, tangibile. Nascono così i sinonimi “voltafaccia”,  “voltare bandiera”, “cambiare casacca”.

L’origine di voltagabbana

L’espressione “voltagabbana” deriva dal gabbano, nome con cui era chiamato il soprabito largo e lungo, senza cintura, spesso con cappuccio e a volte foderato di pelliccia. Il gabbano in passato era indossato principalmente dai militari, ma anche per lavoro da operai e contadini. Indossata anche nel Medioevo per proteggersi dal freddo e dalla pioggia, la gabbana poteva essere rivoltata ed indossata anche al rovescio. Motivo per cui i militari che disertavano l’esercito, utilizzavano questo stratagemma per non essere riconosciuti durante la fuga e per essere scambiati per cittadini comuni.

Perché diciamo così

Diversi altri modi di dire sono protagonisti all’interno del libro “Perché diciamo così” (Newton Compton), opera scritta dal fondatore di Libreriamo Saro Trovato contenente ben 300 modi di dire catalogati per argomento, origine, storia, tema con un indice alfabetico per aiutare il lettore nella variegata e numerosa spiegazione delle frasi fatte. Un lavoro di ricerca per offrire al lettore un “dizionario” per un uso più consapevole e corretto del linguaggio. Un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi. 

 

  

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