Una delle espressioni più misteriose della lingua italiana è “avere le gambe che fanno Giacomo Giacomo”: qual è il suo significato? Chi è Giacomo Giacomo? Qual è l’origine di questa espressione tanto emblematica?
“Avere le gambe che fanno Giacomo Giacomo” è il modo di dire è per indicare che le proprie gambe e ginocchia sono affaticate, tremanti e indebolite. Esistono tre differenti teorie a proposito. Scopriamole insieme.
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La spiegazione onomatopeica
Questa spiegazione si basa sul suono della gambe quando sono affaticate. Il suono in questione sarebbe “ciac ciac”, oppure “giac giac“, da cui deriverebbe il nome Giacomo Giacomo.
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L’origine francese
Nel 1358, durante la Guerra dei Cento Anni, in Francia si sollevò una rivolta contadina, dovuta al peso delle tasse. I contadini indossavano ai tempi la “Jacque”, ossia una giacchetta leggera, irrobustita con fili di ferro. Gli aristocratici presero spunto da questo tipico vestiario per identificarli in modo dispregiativo, con l’espressione “Jacques Bonhomme” ossia “vigliacco” o “imbecille”.
In seguito in Francia si diffuse il modo di dire “Faire le Jacques”, che si può tradurre in italiano come “fare lo sciocco o fare il vigliacco”, indicando le gambe dei contadini che tremavano dalla paura davanti alle milizie.
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Il Cammino di Santiago
Il Cammino di Santiago è il cammino dei pellegrini che attraversa la Francia e la Spagna, ma anche il Portogallo (dipende da quale tragitto si vuole compiere) per giungere a Santiago de Campostela, la città spagnola dove sorge il santuario, meta di pellegrinaggio dal Medioevo. Il cammino è molto lungo e incredibile, dato che si attraversano differenti paesaggi stupendi, con uno zaino in spalla, conoscendo molte persone differenti e vivendo a contatto con la natura. Per la lunghezza del percorso, 800 km, i viaggiatori arrivano con le gambe molto stanche. Il nome della meta? Il Santuario di Santiago, ossia il Santuario di San Giacomo.
Perché diciamo così
Questa e altre espressioni idiomatiche sono protagoniste all’interno del libro “Perché diciamo così” (Newton Compton), opera scritta dal fondatore di Libreriamo Saro Trovato contenente ben 300 modi di dire catalogati per argomento, origine, storia, tema con un indice alfabetico per aiutare il lettore nella variegata e numerosa spiegazione delle frasi fatte. Un lavoro di ricerca per offrire al lettore un “dizionario” per un uso più consapevole e corretto del linguaggio. Un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi.