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Perché si dice “Lapalissiano”, origine e significato del modo di dire

Scopriamo origine e significato dell'aggettivo "Lapalissiano", un termine usato per indicare espressioni o fatti ovvi.

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle origini storiche e gli aneddoti che si celano dietro i  modo di dire che usiamo quotidianamente durante la vita di tutti i giorni. Oggi vi spieghiamo l’origine dell’aggettivo “Lapalissiano“, un termine usato per indicare espressioni o fatti ovvi.

"Perché diciamo così", il libro sul significato e origine dei modi di dire

“Perché diciamo così”, il libro sull’origine e sul significato dei modi di dire

Scopri perché utilizzi le frasi fatte, grazie al libro di Saro Trovato, fondatore di Libreriamo, in cui 300 modi di dire non avranno segreti

Origine “lapalissiano”.

Secondo la fonte Il potere della fantasia, questo aggettivo ha una storia davvero particolare.  L’aggettivo deriva dal nome del maresciallo Jacques de La Palice, ma la cosa sorprendente è egli non ha mai avuto l’abitudine di dire o di scrivere cose ovvie. Se ben si guarda al termine, la sua etimologia non deriva tanto dal suo nome ma da una cantica che i suoi soldati gli intonarono quando appresero della sua morte durante l’assedio di Pavia del 1525.

 

“Ahimè, se non fosse morto
farebbe ancora invidia.” 

(in francese,  hélas, s’il n’estoit pas mort il ferait encore envie

  

Data la somiglianza delle lettere (la f e la s si scrivevano quasi allo stesso modo), alcune delle trascrizioni della canzone riportavano serait (invece che ferait) e dato che anche gli spazi tra i caratteri non erano poi così accentuati, l’ultimo verso diventò (serait encore en vie) e il suo significato mutò in “ se non fosse morto sarebbe ancora in vita”. Una frase ovvia e scontata se ci pensate. Da qui l’usanza di utilizzare questo aggettivo per indicare le situazioni più scontate. Un modo di dire nato da un equivoco. 

 

Perché diciamo così

Espressioni e aggettivi come “Lapalissiano” sono protagoniste all’interno del libro “Perché diciamo così” (Newton Compton), opera scritta dal fondatore di Libreriamo Saro Trovato contenente ben 300 modi di dire catalogati per argomento, origine, storia, tema con un indice alfabetico per aiutare il lettore nella variegata e numerosa spiegazione delle frasi fatte. Un lavoro di ricerca per offrire al lettore un “dizionario” per un uso più consapevole e corretto del linguaggio.

Un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi. 

 

  

 

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