A chi non è mai capitato di sentire dire “Ha fatto la figura del cioccolataio”? Sia per commentare qualcosa avvenuto nel mondo, sia per scherzare deridere qualcuno di nostra conoscenza, questo modo di dire è spesso usato per indicare qualcuno che non ha fatto una bella figura. Infatti, quanti conoscono davvero il significato e la storia di questo particolare modo di dire?
“Perché diciamo così”, il libro sull’origine e sul significato dei modi di dire
Scopri perché utilizzi le frasi fatte, grazie al libro di Saro Trovato, fondatore di Libreriamo, in cui 300 modi di dire non avranno segreti
Cosa significa “fare la figura del cioccolataio”
L’espressione “Fare la figura da cioccolataio” significa fare una pessima figura, una figura barbina, una figuraccia. Questa curiosa espressione ci riporta alla Torino dei primi dell’Ottocento. Si racconta infatti che, negli anni del regno di Carlo Felice, re di Sardegna e duca di Savoia, i borghesi non potessero andare in giro con carrozze trainate da più di due cavalli. Ciò accadeva perché le quadrighe erano riservate esclusivamente ai nobili e agli appartenenti alla casa reale.
Un artigiano cioccolatiere però, arricchitosi con i proventi della sua fiorente attività, si fece costruire una grande carrozza trainata da quattro cavalli. Finemente decorata e così lussuosa da fare invidia persino a un re. Ed è proprio quello che accadde. Carlo Felice convocò subito l’artigiano e lo invitò a usare un tiro a due, perché non poteva lui, re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme, permettersi di fè na figura da ciculatè, fare una figura da cioccolataio.
Perché diciamo così
Questa e altre espressioni idiomatiche sono protagoniste all’interno del libro “Perché diciamo così” (Newton Compton), opera scritta dal fondatore di Libreriamo Saro Trovato contenente ben 300 modi di dire catalogati per argomento, origine, storia, tema con un indice alfabetico per aiutare il lettore nella variegata e numerosa spiegazione delle frasi fatte. Un lavoro di ricerca per offrire al lettore un “dizionario” per un uso più consapevole e corretto del linguaggio. Un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi.