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50 parole straniere che potremmo benissimo dire in italiano

Siamo abituati a usare parole straniere in ogni circostanza, ma non sempre è necessario. Eccone 50 termini che potremmo benissimo dire in italiano

Nel linguaggio comune, imperversano neologismi e termini stranieri che man mano stanno sopravanzando nella frequenza d’utilizzo i corrispettivi vocaboli italiani.

Se alcune parole come “marketing”, “sport”, “rock”, “browser”, “smog” non trovano un corrispondente efficace nella nostra lingua, ci sono altri termini come ‘workshop’, ‘abstract’, ‘fashion’, ‘light’ di cui potremmo far benissimo a meno, utilizzando i loro corrispettivi italiani ‘seminario’, ‘riassunto’, ‘moda’, ‘leggero’.

L’invasione degli anglicismi

Da anni assistiamo a una vera e propria “invasione” di parole straniere, quasi tutte inglesi (i cosiddetti anglicismi). Quando esiste il corrispettivo italiano nel nostro vocabolario, sarebbe sempre meglio usarlo.

Non si tratta di una crociata contro le lingue straniere, né contro l’impiego dei molti termini inglesi che non hanno corrispondenti italiani efficaci e accettati, ma semplicemente di un gesto d’orgoglio nei confronti della nostra amata lingua italiana.

Ciò non significa non evolvere la lingua italiana, così come cambia e si modifica la nostra società: oltre a importare nuove parole, si può anche creare un neologismo, tradurle, adattarle o allargare il significato di vecchie parole,

50 parole straniere che potremmo benissimo dire in italiano

Vi proponiamo, così, una serie di termini stranieri di cui potremmo benissimo fare a meno, in quanto ‘doppioni’ di vocaboli italiani.

All inclusive al posto di Tutto compreso

Questa espressione, usata frequentemente anche in Italia, è l’equivalente di “tutto compreso”. Si usa in particolare per riferirsi alle offerte turistiche di viaggio e soggiorno completo in una località di vacanza. Perché non tornare a dire “tutto compreso”?

Anti age al posto di Anti età

Avete mai usato una crema “anti age” per combattere l’avanzare del tempo sulla propria pelle? Ecco, se volete “ringiovanire” la nostra lingua italiana, meglio preferirgli l’espressione “anti età”.

Abstract al posto di riassunto

Questo termine inglese, che deriva dal latino “abstractus” (participio passato. di abstrahĕre “trarre via”), viene soprattutto indicato per indicare la sintesi di uno studio scientifico. Anche qui, sarebbe preferibile utilizzare la controparte italiana.

Appeal al posto di Attrazione

Spesso le parole straniere hanno più “appeal”, ma i veri amanti della lingua italiana sceglieranno sempre di utilizzare il termine “attrazione”.

Audience al posto di Pubblico

Si definisce per audience “L’insieme degli ascoltatori o degli spettatori raggiunto da un programma radiofonico o televisivo o da un messaggio pubblicitario in un determinato periodo di tempo”; in una sola parola (italiana): pubblico.

Background al posto di fatti, formazione o sfondo

Ecco uno di quei termini inglesi che vengono usati con più accezioni: tra i vari significati, troviamo quelli di: complesso di fatti e circostanze che fanno da sfondo a un avvenimento e lo spiegano; esperienza personale, preparazione tecnica o culturale, che concorre alla formazione di una persona; immagine o panorama posto dietro a qualcuno o qualcosa. Per ciascuna di queste definizioni, troviamo la controparte italiana: fatti, formazione e sfondo.

Backstage al posto di Dietro le quinte

La parola inglese indica le quinte di un teatro o di un luogo di spettacolo oppure, nel linguaggio cinematografico, l’insieme delle fasi di lavorazione di un film. Il classico “dietro le quinte” è preferibile da utilizzare.

Badge al posto di Tesserino

Hai il badge per entrare? No, ma ho il tesserino: posso entrare lo stesso? Certo, siamo in Italia.

Bipartisan al posto di Trasversale

Questo termine viene usato prettamente nel linguaggio politico e giornalistico, per indicare una persona, istituzione, movimento che è accettato da entrambe le parti politiche in contrasto. Nel linguaggio quotidiano, è preferibile optare per la controparte italiana.

Boss al posto di Capo

Boss e Leader sono parole utilizzate per indicare chi è ai vertici di una realtà o di un’organizzazione. In Italiano, è possibile usare il termine capo: forse meno internazionale ma sicuramente più patriottico.

Brand al posto di Marca

Rimanendo sempre in ambito aziendale, possiamo notare l’uso della parola brand che ha preso sempre più piede al posto del termine italiano “marca”.

Break al posto di Pausa

Facciamo un “break”? No, meglio una “pausa” dall’utilizzo delle parole straniere.

Business al posto di Affari

Usare termini inglesi in ambito economico “fa figo”, ma perché non preferire la parola “affari” al posto di “business”?

Buyer al posto di Compratore

Compratore, acquirente, incaricato all’approvvigionamento di merci; ma c’è chi preferisce utilizzare la parola “buyer”.

Cash al posto di Contanti

Hai finito “il cash”? No, ho ancora un po’ di “contanti” qui con me.

Catering al posto di Approvvigionamento

forse “catering” risulta essere più elegante e formale, ma se vogliamo indicare la fornitura di generi vari di consumo, soprattutto di cibi e bevande, in italiano è sempre preferibile la parola “approvigionamento”.

Coach al posto di Allenatore

Nello sport il coach è colui che guida una squadra; data la lunga tradizione sportiva italiana, perché non preferire utilizzare la parola “allenatore”?

Concept al posto di Idea

Community al posto di Comunità

Complice l’avvento dei social, il termine Community si è notevolmente diffuso: e se al suo posto tornassimo ad usare la parola Comunità?

Copyright al posto di Diritto d’autore

Device al posto di Dispositivo

Display al posto di Schermo

Display sta a Device come Dispositivo sta a Schermo. Anche in tecnologia, gli anglicismi hanno preso il posto delle parole italiane, che potremmo benissimo tornare ad utilizzare.

Dress code al posto di Abbigliamento

Evergreen al posto di Intramontabile

Fashion al posto di Moda

Flop al posto di Fiasco

Fitness invece di Allenamento

Food al posto di Cibo

La cucina e il “cibo” italiano sono famosi e apprezzati in tutto il mondo: quindi perché importare parole straniere se siamo già contenti di ciò che “cuciniamo” qui?

Gossip invece di Pettegolezzo

Happy end al posto di Lieto fine

Hotel invece di Albergo

Jobs act invece di Legge sul lavoro

Light al posto di Leggero

Look invece di Aspetto

Suona meglio “Hai un look formidabile” oppure “Hai un aspetto formidabile”? Noi preferiamo la seconda opzione.

Mail invece di Posta

Make up invece di Trucco

Master al posto di Specializzazione

Match al posto di Partita

Meeting invece di Riunione

Mission al posto di Missione

Ho una “mission” da compiere: aggiungere una “e” alla parola per italianizzarla.

News al posto di Notizie

Open al posto di Aperto

Vi sarà sicuramente capitato di notare sulla porta d’ingesso dei negozi la dicitura “open”, anche in quelli italiani. Cari negozianti del nostro Paese, perché non utilizzare invece la parola “aperto”?

Okay al posto di Va bene

Partner invece di Compagno

Party al posto di Festa

Premier al posto di Primo ministro

Red Carpet invece di Tappeto rosso

Relax invece di Riposo

Trend invece di Tendenza

Se il “trend” è quello di utilizzare parole straniere, dobbiamo impegnarci affinché i vocaboli italiani tornino “di tendenza”.

Show al posto di Spettacolo

Selfie al posto di Autoscatto

Sexy al posto di Seducente

Sebbene usare parole straniere sembra rendere un discorso “più sexy”, per molti chi ancora predilige termini italiani risulta essere veramente “seducente”.

Snack al posto di Merenda

Parla come mangi! Quando hai fame, fai una “merenda” e non consumare uno “snack”.

Staff invece di Personale

Teenager invece di Adolescente

Team al posto di Squadra

Ticket al posto di Biglietto

Web invece di Rete

Nel linguaggio di internet l’utilizzo delle parole inglesi è comprensibile: si utilizza più frequentemente la frase “navigare sul web” invece di “navigare in rete”. Eppure, noi preferiamo la seconda opzione, più patriottica.

Workshop al posto di Seminario 

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