L’italiano è una lingua ricca di varietà e di peculiarità, non solo legate all’origine lessicale delle parole, ma anche al suono di alcune parole italiane. Tuttavia, ci sono alcuni termini di difficile pronuncia, sia per chi parla italiano come lingua madre, ma soprattutto anche da parte degli stranieri che iniziano a studiare la nostra amata lingua e vogliono conoscere tutte le sue sfaccettature, anche le più complesse.
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Le 10 parole italiane complicate da pronunciare
Molte fonti autorevoli e piattaforme linguistiche hanno raccolto le parole italiane di difficile pronuncia: traendo spunto da Babbel e altri siti come Dizione.it e Learnamo, abbiamo raccolto i termini più particolari e difficili da pronunciare. Mettetevi anche voi alla prova e scoprite quale delle seguenti parole vi mette più in difficoltà dal punto di vista fonetico.
Aiuola
Difficile da pronunciare a causa della presenza di 4 delle 5 vocali della lingua italiana, la parola “aiuòla”, termine che deriva da latino “areŏla”, diminutivo di area, si pronuncia con la O aperta. Ricordiamo la regola, utile per la corretta pronuncia di questa parola: la Ò accentata in questo modo si pronuncia come O aperta, ed è il suono della O che emettiamo nel caso di “ho” verbo avere.
Mentre Ó si pronuncia come O chiusa, ed è il suono della O che emettiamo nel caso di “o” congiunzione.
Bruschetta
Il termine “bruschétta”, che indica la fetta di pane condita con olio, pomodoro e rucola, si pronuncia con la vocale e chiusa, e non bruschètta con la e aperta.
Chiacchiericcio
“Chiacchiericcio”, così come “chiacchiere” e “chiacchierare” e sono sicuramente tra le parole difficili da pronunciare, soprattutto per gli stranieri. Il suono “ch”, infatti, in molte lingue si pronuncia non con una C “dura” ma come la C di “cesto”. La doppia “c”, inoltre, aumenta la difficoltà. Sembra una parola da scioglilingua, ma con un po’ di pratica si riesce a non litigarci troppo.
Cinquecentocinquantacinque
Più facile da scrivere “a numero” piuttosto che per esteso, la difficoltà in questo caso consiste nella ripetizione della sillaba “cin”, “qua”/”que” e “nto”/”nta”. Anche qui siamo al limite dello scioglilingua…
Erubiscente
Laggettivo “erubescènte”, dal latino “erubescens -entis”, participio presente di erubescĕre, ovvero “arrossire”, e che a sua volta deriva da ruber “rosso”, si pronuncia correttamente con la seconda E aperta. La È accentata in questo modo si pronuncia come E aperta, ed è il suono della E che emettiamo nel caso di “è” 3a persona singolare presente del verbo essere. Mentre É si pronuncia come E chiusa, ed è il suono della E che emettiamo nel caso di “e” congiunzione.
Gnocchi
Tra il “gn” e il “ch”, la parola “gnocchi” è una di quelle che crea più difficoltà quando la si pronuncia. Questo suono, che si chiama “nasale palatale”, è rappresentato graficamente con “gn” anche in altre lingue, come ad esempio il francese: ne è un esempio il verbo “gagner”.
La pronuncia, soprattutto per gli stranieri, delle parole che contengono “ch” risulta difficoltosa. In tedesco, per esempio, SCH si pronuncia come il nostro SC di “scia” e questo problema si presenta per molte altre lingue.
Lapalissiano
Non è molto facile, “lapalissiano” appunto, la pronuncia di questa parola. La corretta pronuncia è “lapalissiàno”, con la terza A aperta. Occorre avere in mente che, ad eccezione delle parole composte, se un vocabolo contiene una vocale aperta, tutte le restanti vocali si pronunciano chiuse.
Comunque, l’accento tonico o fonico in lapalissiano potrebbe essere differente tra variante singolare, plurale, maschile o femminile. (Un esempio banale è àlbero. Il plurale della parola àlbero (la pianta) è àlberi, ma non se si tratta del cognome Albèri).
Onomatopeicamente
“Onomatopeicaménte” è l’avverbio che deriva da onomatopee, ovvero le parole o gruppi di parole invariabili che riproducono o evocano un suono particolare, come il verso di un animale. Anche qui la difficoltà, oltre alla lunghezza del termine, sta nel pronunciare correttamente la E quando è aperta (la prima) e quando è chiusa (la seconda).
Retrogrado
La corretta pronuncia di “retrògrado” è con la prima O aperta. A complicare ulteriormente la pronuncia è la presenza del “tr” e “gr” che ne rendono più aspra la riproduzione fonetica.
Sciogliere
Tra tutti i suoni della lingua italiana, quello di “gli” risulta essere il più difficile di tutti. Ne consegue che “sciogliere” e “scegliere” siano tra le parole più difficili da pronunciare, in particolare per gli stranieri.
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