Lingua italiana: si pronuncia Ucràina o Ucraìna?

16 Settembre 2025

Scopriamo se seconde le norme dell'accentazione della lingua italiana è corretto pronunciare "Ucràina" o "Ucraìna".

Lingua italiana: si pronuncia Ucràina o Ucraìna?

La pronuncia corretta di alcuni toponimi stranieri è da sempre un terreno minato per la lingua italiana, lingua ricca di oscillazioni accentuali e di tradizioni pronunciate. Tra i casi che negli ultimi anni hanno suscitato discussioni troviamo quello di Ucraina, il grande Paese dell’Europa orientale al centro della cronaca geopolitica contemporanea. La domanda che molti si pongono è semplice: si dice Ucràina o Ucraìna?

Il dubbio non è puramente accademico. Conflitti internazionali e discussioni politiche hanno fatto emergere anche la questione linguistica, perché il nome stesso della nazione diventa simbolo di identità, appartenenza e rispetto. Capire quale pronuncia sia da preferire non significa soltanto seguire una regola grammaticale, ma anche inserirsi in una storia lunga, fatta di oscillazioni, tradizioni letterarie e trasformazioni linguistiche.

Una questione non isolata nella lingua italiana

Il caso di Ucraina si colloca in un fenomeno più ampio: quello delle incertezze accentuali nei polisillabi italiani. Non mancano esempi noti: guaìna sarebbe più corretto di guàina (ma quasi tutti usano la seconda forma); diàtriba è preferibile a diatrìba; e simili oscillazioni riguardano pure i toponimi: Benàco spesso si sente come Bènaco, Belìce come Bèlice.

Questi spostamenti d’accento non sono casuali, ma rappresentano un fattore tipico dell’evoluzione linguistica. I latini dicevano càdere e ridére, mentre noi oggi diciamo cadére e rìdere. In questo senso, l’oscillazione tra Ucràina e Ucraìna si inserisce in una lunga serie di adattamenti e mutamenti naturali.

Le due pronunce: entrambe accettabili

Secondo la maggior parte degli studiosi contemporanei, oggi sono accettabili entrambe le forme. Tuttavia, se vogliamo essere rigorosi, la pronuncia con accento sulla i (Ucraìna) è quella da preferire, anche se per lungo tempo è stata considerata erronea in italiano.

In passato, alcuni dizionari avevano attribuito le due varianti a un’origine linguistica distinta: Ucraìna sarebbe derivata dalla pronuncia in ucraino, mentre Ucràina da quella in russo. In realtà, sia in ucraino sia in russo moderni, la pronuncia corretta è con accento sulla i (Ukraìna, ukraìnskij). Persino in Russia, però, non mancano incertezze: in alcuni forum e perfino nei telegiornali capita di sentire ancora Ucràina.

L’autorevolezza della tradizione letteraria

La persistenza della pronuncia con accento sulla a non è un fenomeno casuale. Essa affonda le sue radici in una lunga tradizione letteraria e poetica russa. Il caso più famoso è quello di Aleksandr Puškin, che nel poema Poltava usa più volte la grafia Украйна (Ukràjna), con l’accento sulla a. Negli anni Cinquanta del Novecento, il compositore Rodion Ščedrin, musicando alcuni versi di Poltava, rispettò l’accento indicato da Puškin, contribuendo a mantenerne viva la memoria.

Altri poeti illustri seguirono lo stesso uso: Osip Mandel’štam e lo stesso Taràs Ševčenko, ucraino di nascita ma vissuto a lungo a San Pietroburgo, che scrivendo in russo utilizzò la forma accentata sulla a. La forza della poesia e la diffusione scolastica di questi autori hanno inciso profondamente, tanto che ancora oggi in Russia sopravvive questa variante, pur considerata ormai antiquata dai dizionari ufficiali.

L’etimologia controversa

A complicare le cose contribuisce anche l’etimologia del termine. Il nome Ucraina avrebbe a che fare con l’idea di confine, di terra di margine. Alcuni studiosi collegano la parola al ceppo krài (“bordo, limite”), altri a granìčnij (“di confine”).

Secondo alcune fonti, fu il re polacco Stefano Batorij a usare per primo il termine Ucràina in riferimento a quel territorio. Oggi, però, anche in polacco l’accento è caduto stabilmente sulla i. È significativo notare che, prima del Seicento, la parola “ucraina” non designava la regione specifica che conosciamo oggi, ma in generale qualsiasi “territorio di confine”.

Nei vocabolari antichi russi troviamo tracce della pronuncia con accento sulla a. Il celebre Dizionario della lingua russa viva di Vladimir Dal’ (1882) riportava solo Ucràina, collegandola all’aggettivo ukràjnyj, con il significato di “lontano, di confine”. Al contrario, il più recente Etimologico di Max Fasmer (2004) riconosce come unica pronuncia corretta Ucraìna, pur riportando testimonianze storiche dell’altra forma.

L’oscillazione in italiano

L’italiano, come spesso accade, ha accolto entrambe le varianti. L’oscillazione si spiega non solo con le tradizioni russe e slave, ma anche con la naturale tendenza della nostra lingua ad adattare e a spostare gli accenti.

Oggi, però, gli studiosi concordano: a rigore si dovrebbe dire Ucraìna e ucraìno. Questa forma è quella consigliata dal DOP (Dizionario di Ortografia e Pronunzia), punto di riferimento autorevole. Ciò non toglie che la variante Ucràina continui a circolare nei media e nella lingua comune, senza che ciò debba essere percepito come un errore grave.

Il caso di Ucràina/Ucraìna dimostra quanto la lingua sia un campo vivo, in continua trasformazione, influenzato non solo da regole grammaticali ma anche da letteratura, storia e politica. La pronuncia con accento sulla a ha una nobile tradizione poetica e ha resistito per secoli, mentre quella sulla i è oggi la forma riconosciuta e condivisa dalle lingue slave moderne e dalla lessicografia italiana.

In definitiva, entrambe le pronunce sono comprensibili e tollerabili, ma per chi desidera essere fedele alla norma attuale è preferibile dire Ucraìna. Come sempre in linguistica, più che a un rigido bianco e nero, ci troviamo di fronte a una gamma di sfumature, frutto di una storia complessa che intreccia confini geografici e culturali, letteratura e identità nazionale. Per saperne di più rimandiamo questo fine articolo dell’Accademia della Crusca: Ucràina o Ucraìna? Ucràino o ucraìno?

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