Lingua italiana: è corretto scrivere ferragosto o Ferragosto?

15 Agosto 2025

Scopriamo tramite questo articolo se la parola della lingua italiana "ferragosto" va scritta con l'iniziale maiuscola oppure con l'iniziale minuscola.

Lingua italiana: è corretto scrivere ferragosto o Ferragosto?

Nella lingua italiana l’uso della lettera maiuscola segue regole precise, ma non sempre intuitive, soprattutto quando si parla di nomi di festività, ricorrenze e giorni particolari. La parola Ferragosto rientra in una categoria in cui la maiuscola non è soltanto una scelta stilistica, ma una vera e propria norma ortografica riconosciuta dalla grammatica e dalla lessicografia. Capire perché Ferragosto si scrive con la F maiuscola richiede di esaminare alcune regole generali della lingua, confrontarle con i casi affini e osservare come i dizionari e l’uso reale si comportano.

Lingua italiana: giorni della settimana e festività

Nella lingua italiana, i nomi dei giorni della settimana e dei mesi dell’anno si scrivono normalmente con l’iniziale minuscola:

  • lunedì, martedì, mercoledì, ecc.

  • gennaio, febbraio, marzo, ecc.

Fa eccezione il caso in cui il nome del giorno o del mese venga usato come nome proprio di persona:

  • Domenica (nome proprio femminile),

  • Aprile (nome proprio maschile o femminile).

Questa regola si applica in maniera piuttosto costante, e la minuscola è raccomandata anche nei testi formali.

Festività e ricorrenze: un terreno meno uniforme

Quando passiamo ai nomi delle festività, la situazione diventa meno univoca. I grandi dizionari e le grammatiche non sono sempre concordi. Alcuni — come il Vocabolario Treccani o il Devoto-Oli — adottano la maiuscola per i nomi delle ricorrenze riconosciute e consolidate nella tradizione:

  • Natale

  • Pasqua

  • Ferragosto

  • Capodanno

Altri repertori, invece, registrano talvolta la forma con iniziale minuscola, soprattutto per espressioni complesse come sabato santo, martedì grasso, lunedì dell’Angelo, ritenendo che l’indicazione della festività sia data dal secondo elemento (santo, grasso, dell’Angelo) e che quindi il nome del giorno possa restare in minuscolo.

Ferragosto: perché la maiuscola è corretta

A differenza di espressioni come sabato santo o martedì grasso, Ferragosto è un nome proprio unitario che indica una festa ben definita, sia nella tradizione religiosa (Assunzione di Maria, il 15 agosto) sia in quella laica (giorno centrale delle vacanze estive). Non si tratta della combinazione di un giorno e di un aggettivo, ma di un sostantivo formato dalla fusione di due parole latine: feriae (giorni di riposo, feste) e Augusti (riferito all’imperatore Augusto).

Scriverlo con la F maiuscola è quindi corretto per tre motivi principali:

  1. È un nome proprio di ricorrenza
    Come Natale o Pasqua, identifica una data specifica nel calendario e un evento storico-culturale preciso.

  2. Non contiene un nome di giorno della settimana
    Non rientra quindi nei casi in cui la regola sulla minuscola per lunedì, martedì, ecc. si possa applicare.

  3. È registrato così nei principali dizionari
    Treccani, Zingarelli e Devoto-Oli lo riportano con iniziale maiuscola. La grafia con minuscola è considerata scorretta o, al massimo, una scelta stilistica meno comune.

Il confronto con altri nomi di festività

Per capire meglio, possiamo confrontare Ferragosto con altri nomi:

  • Maiuscola obbligatoria:Natale, Pasqua, Ognissanti, Capodanno.

  • Maiuscola facoltativa o discussa:sabato santo, martedì grasso, lunedì dell’Angelo.

  • Minuscola obbligatoria:primo maggio (festa del lavoro), venticinque aprile (festa della Liberazione), quando indicati solo con il numero e il mese.

Il criterio di fondo è distinguere le denominazioni proprie e unitarie (maiuscola) dalle espressioni descrittive (minuscola o maiuscola limitata alla parte “propria” del nome).

Aspetti storici e culturali che rafforzano la maiuscola

Ferragosto non è solo un nome di calendario: è un evento culturale radicato. Nasce nel 18 a.C., quando l’imperatore Augusto istituì le Feriae Augusti per celebrare la fine dei lavori agricoli estivi. Con il tempo, la Chiesa cristiana sovrappose a questa data la festa dell’Assunzione di Maria.

Questa doppia radice — imperiale e religiosa — ha fatto sì che Ferragosto mantenesse nei secoli un carattere cerimoniale e distintivo, tipico dei nomi che meritano la maiuscola in italiano.

  • Corretto: “Quest’anno a Ferragosto andremo in montagna.”

  • Scorretto: “Quest’anno a ferragosto andremo in montagna.”

  • Corretto con preposizione articolata: “Durante il Ferragosto il paese si svuota.”

La maiuscola resta anche se la parola è preceduta da articoli o preposizioni, perché si tratta di un nome proprio.

Scrivere Ferragosto con la F maiuscola non è una mera scelta di stile, ma il rispetto di una regola ortografica legata alla natura del termine: un nome proprio di festività, riconosciuto dalla tradizione e codificato nei principali dizionari italiani.

A differenza dei nomi dei giorni della settimana e dei mesi, che richiedono la minuscola salvo usi come nomi propri, Ferragosto si colloca nella stessa categoria di Natale e Pasqua: un’unità lessicale indivisibile che indica un evento unico e storicamente determinato.

Scegliere la minuscola in questo caso significherebbe non riconoscere il valore proprio e ufficiale della parola, andando contro l’uso più autorevole e consolidato della lingua.

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