Lingua italiana: scopriamo l’aggettivo del mese di settembre

1 Settembre 2025

Scopriamo il dolce aggettivo che la lingua italiana, scrigno inesauribile di bellezze, ha riservato al mese di settembre, coi suoi significati.

Lingua italiana: scopriamo l'aggettivo del mese di settembre

L’aggettivo della lingua italiana “settembrino” appartiene a quella categoria di vocaboli che, pur avendo un’origine chiara e trasparente, porta con sé una ricca gamma di sfumature espressive e culturali. Derivato direttamente da settembre, il mese che inaugura l’autunno meteorologico, settembrino si colloca a metà strada tra il linguaggio quotidiano e quello poetico, tra l’uso concreto e quello simbolico. La sua semplicità apparente, infatti, cela una tradizione letteraria e culturale che merita di essere esplorata, nonché un legame con la natura e con il ciclo delle stagioni che da sempre influenzano la vita e il pensiero dell’uomo.

Origine e significato dell’aggettivo della lingua italiana

Dal punto di vista etimologico, settembrino è un derivato regolare: prende la radice di settembre e vi aggiunge il suffisso -ino, tipico degli aggettivi e dei sostantivi che indicano appartenenza o relazione. Esattamente come novembrino o dicembrino, settembrino significa dunque “relativo a settembre”.

In senso aggettivale, la parola si applica a fenomeni naturali, eventi o sensazioni che hanno luogo nel mese di settembre o che ne evocano il carattere:

  • le piogge settembrine, tipiche del passaggio stagionale tra estate e autunno;

  • frutti settembrini, come l’uva matura o i fichi tardivi, che segnano il periodo della vendemmia e della raccolta;

  • giornate settembrine, connotate da una luce più dolce, meno violenta di quella estiva, ma ancora calda.

Il termine, tuttavia, non si limita a una funzione descrittiva: assume anche un valore suggestivo e poetico, capace di richiamare atmosfere, stati d’animo e immagini che appartengono all’immaginario collettivo legato a settembre.

“Settembrino” in letteratura

Nella tradizione letteraria italiana, settembrino è un aggettivo che ricorre soprattutto in contesti lirici. Un esempio lo troviamo in Guido Gozzano, che nella poesia La signora Felicita scrive:
«Dolce la tua casa in quella grande pace settembrina».

Qui la parola si carica di un valore che va oltre il semplice riferimento temporale: pace settembrina richiama la quiete malinconica del mese che segna la fine dell’estate, l’inizio della riflessione interiore e del ritorno ai ritmi ordinari della vita. È il settembre che chiude le vacanze, che apre alla scuola e al lavoro, che preannuncia l’autunno con il suo velo di nostalgia.

Questa valenza poetica si riscontra anche in altri autori, che hanno fatto di settembre un simbolo di transizione e di dolce malinconia. L’aggettivo settembrino, dunque, diventa una sorta di marchio lessicale che condensa in sé l’idea di fine e di inizio, di luce che declina e di tempo che cambia.

L’uso come sostantivo

Oltre al valore aggettivale, settembrino possiede anche un impiego come sostantivo, meno frequente ma non meno interessante. In botanica, infatti, il termine indica alcune specie di Aster, piante ornamentali dai fiori vivaci che sbocciano proprio nel mese di settembre. Questi fiori, noti anche come “margherite settembrine”, hanno una lunga tradizione nel giardinaggio europeo e rappresentano simbolicamente la bellezza che resiste al mutare delle stagioni.

In questo senso, il sostantivo settembrino lega il linguaggio direttamente alla natura, mostrando come il ciclo vegetale influenzi la denominazione delle piante e come la lingua sia lo specchio della vita agricola e stagionale.

Settembre e la simbologia del tempo

Per comprendere appieno il valore di settembrino, è necessario riflettere sul mese da cui deriva. Settembre è il mese della transizione: non è più estate, ma non è ancora autunno pieno. Porta con sé un clima di dolcezza e di attesa, di nostalgia e di speranza. Non a caso, è spesso associato all’idea del ritorno, della ripresa, ma anche della riflessione interiore.

In questo contesto, settembrino assume un’aura simbolica: un tramonto settembrino, ad esempio, non è soltanto un tramonto in quel mese, ma evoca un senso di bellezza malinconica, di tempo che fugge e di cambiamento inesorabile. Lo stesso vale per una “pace settembrina”, che diventa sinonimo di calma venata di malinconia.

L’uso nel linguaggio quotidiano

Oltre che nella letteratura e nella botanica, settembrino trova spazio anche nel linguaggio comune. Spesso lo si utilizza per qualificare elementi concreti: fiera settembrina, sagra settembrina, tradizione settembrina. In questi casi il termine serve a collocare eventi e consuetudini all’interno del calendario, ma non è privo di una certa eleganza che lo distingue dal semplice “di settembre”.

Infatti, dire piogge settembrine non è lo stesso che dire piogge di settembre: la prima espressione risuona più evocativa, più musicale, quasi poetica, mentre la seconda è meramente descrittiva. Questo dimostra come la lingua italiana, grazie a suffissi come -ino, riesca a produrre parole dal doppio registro, capaci di oscillare tra concretezza e suggestione.

L’aggettivo e sostantivo “settembrino” rappresenta molto più di un semplice derivato da settembre. Esso porta con sé la forza evocativa di un mese di passaggio, che segna la fine dell’estate e l’avvento dell’autunno. Nel suo uso aggettivale descrive piogge, frutti e atmosfere; nel suo uso sostantivale richiama fiori che sbocciano quando la natura sembra avviarsi al riposo.

In letteratura, settembrino diventa simbolo di pace malinconica, di dolcezza velata dalla consapevolezza del tempo che scorre. Nel linguaggio comune, mantiene un’eleganza particolare, che lo distingue da espressioni più semplici come “di settembre”.

La parola, insomma, ci ricorda come il lessico non sia mai soltanto un insieme di etichette neutre, ma uno strumento che riflette i sentimenti, le abitudini e la sensibilità di chi lo utilizza. Nel caso di settembrino, si tratta di un vocabolo che riesce a racchiudere, in poche sillabe, tutta la magia discreta e struggente del mese di settembre.

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