La lingua italiana è ricca di parole di cui spesso ignoriamo l’esistenza, o più semplicemente il significato. Per questo motivo ci viene in soccorso Fausto Raso, giornalista specializzato in problematiche linguistiche e responsabile della rubrica “Perché si dice“. Dopo un primo elenco di parole difficili, ecco una seconda lista di vocaboli complicati e spesso utilizzati erroneamente, che in alcuni contesti può risultare utile conoscere.
Gli errori più comuni legati a parole e modi di dire italiani
Si dice “stare a cavalcioni” o “stare cavalcioni”? Ecco la risposta corretta a questo e ad altri dilemmi linguistici
Onciale ─ fu denominata cosí una scrittura antica, con caratteri tutti maiuscoli, per epitaffi e manoscritti le cui lettere avevano la dimensione di un’oncia, vale a dire della dodicesima parte di un piede. Viene dal tardo latino “uncialis”, tratto, a sua volta, dal greco “ònkos”, massa, peso.
Oniromanzia ─ “arte” di predire, di indovinare il futuro attraverso l’interpretazione dei sogni. Voce di origine greca: “òneiron”, sogno e “manteìa”, divinazione.
Opoterapia ─ dal greco “opòs”, succo e “therapeìa”, cura. Metodo terapico per mezzo di succhi estratti da ghiandole di animali per combattere fenomeni patologici causati dall’assenza, dall’insufficienza o dall’alterazione degli organi umani corrispondenti.
Le parole più difficili della lingua italiana
Da “callido” a “lalofobia” ecco un elenco dettagliato di alcune delle parole più difficili della lingua italiana, che in alcuni contesti può tornare utile conoscere
Palischermo ─ piccola imbarcazione a remi di supporto a un’imbarcazione piú grande. Dal greco “periskàlmos”, da “perì”, intorno e “skàlmos”, scalmo.
Poliandria ─ dal greco “polys”, molto e “andròs”, uomo. Di donna che vive matrimonialmente con piú uomini.
Propugnacolo ─ cosí si chiama qualunque opera di difesa: bastione, riparo, fortezza. Dal latino “propugnaculu(m)”, da “pro”, in favore, per e “pugnare”, combattere.