Sei qui: Home » Lingua Italiana » Qual è l’etimologia e il vero significato della parola “miriade”?

Qual è l’etimologia e il vero significato della parola “miriade”?

L'abbiamo usata e letta o sentita dire innumerevoli volte, anzi, una miriade di volte ma, qual è l'etimologia e il vero significato della parola "miriade"?

La parola “miriade” è un termine della lingua italiana con un’etimologia affascinante ( come anche altre miriadi di parole della lingua italiana, verrebbe da dire), spesso utilizzato per indicare una grande quantità di elementi o fenomeni. La sua origine affonda le radici nel greco antico e, nel corso dei secoli, ha assunto un significato ampio e flessibile, rendendola una delle parole più evocative per esprimere l’idea di moltitudine.

Etimologia della parola “miriade”

Il termine “miriade” deriva dal greco antico “myrías” (Μυρίας), che al caso accusativo diventa “myriada” (Μυριάδα). In origine, la parola indicava specificamente il numero diecimila, ma nel tempo ha assunto un valore più generico, indicando una moltitudine innumerevole di elementi. L’origine di “myrías” è legata all’aggettivo greco “myríos” (μυρίος), che significa “innumerevole” o “sconfinato”.

Nel passaggio dal greco al latino e, successivamente, alle lingue moderne, il termine ha perso il suo significato numerico preciso, mantenendo invece il senso di una quantità grandissima e spesso indefinita.

Uso della parola “miriade” nella lingua italiana

Nella lingua italiana, “miriade” è usato principalmente come sostantivo femminile per indicare un insieme molto numeroso di elementi. Spesso viene accompagnato da un complemento che ne specifica la natura, come in:

Una miriade di stelle illuminava il cielo notturno.

Ho una miriade di pensieri che mi incasinano la testa

In città ci sono una miriade di ristoranti tra cui scegliere.

o anche col numero al prulare:

“Ci sono miriadi di ragioni per cui dire no”

“Miriadi di processi evolutivi hanno permesso agli organismi monocellulari di evolversi fino ad arrivare a organismi complessi come l’essere umano”

Ogni guerra concepisce solo vinti, non vincitori, e porta con sé miriadi di morti

L’uso della parola è fortemente evocativo e suggerisce un’idea di abbondanza e vastità. Anche se etimologicamente legata al numero diecimila, nella lingua italiana non indica più un valore preciso, ma piuttosto una quantità molto grande, spesso al di là della possibilità di essere contata.

Differenza tra “miriade” e sinonimi affini

Esistono diverse parole che possono essere usate in contesti simili a “miriade”, ma con sfumature leggermente diverse:

Infinito: suggerisce una quantità che non ha limiti concreti o concettuali.

Moltitudine: indica un grande numero di persone o cose, spesso con un’idea di disordine.

Folla: usato principalmente per indicare un grande numero di persone riunite in un luogo.

Oceano: utilizzato in senso figurato per indicare qualcosa di vasto e sconfinato.

La scelta tra “miriade” e i suoi sinonimi dipende dal contesto e dall’effetto evocativo che si vuole ottenere.

Uso moderno e contesto figurato

Oggi “miriade” è una parola utilizzata in diversi contesti, dal linguaggio quotidiano a quello letterario. In alcuni casi, assume un valore poetico e immaginifico, come quando viene utilizzata per descrivere fenomeni naturali:

“Nel cielo brillavano una miriade di luci, come se l’universo intero fosse in festa.”

In ambito tecnologico e scientifico, la parola viene usata per indicare la vastità di fenomeni o dati:

“L’era digitale ha portato con sé una miriade di innovazioni e cambiamenti.”

“Miriadi di algoritmi permettono ai nostri device di conoscere le nostre abitudini anche meglio di noi stessi, e questo spaventa un po’, causa una miriade di pensieri ansiogeni e  angosciosi.

La parola “miriade” ha attraversato secoli di evoluzione linguistica, passando da un significato numerico preciso a un concetto di abbondanza indefinita. Il suo utilizzo nella lingua italiana è ampio e trasversale, adattandosi a diversi contesti, dalla letteratura alla scienza, dal parlato quotidiano alla poesia. Grazie alla sua capacità di evocare immagini di vastità, ricchezza e indefinitezza continua a essere una parola preziosa per esprimere l’idea di un numero incalcolabile di elementi, siano essi stelle nel cielo, emozioni nel cuore o opportunità nella vita.

© Riproduzione Riservata