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Si dice “emergenza epidemica” o “epidemiologica”? Risponde La Crusca

Alcuni lettori hanno chiesto all'Accademia della Crusca se sia corretto l’uso dell’aggettivo "epidemiologico", o se sia piuttosto da preferire l’aggettivo "epidemico". Scopriamo la risposta.

E’ più corretto dire “emergenza epidemica” o “epidemiologica”? Negli ultimi anni caratterizzati dalla pandemia da Covid-19, spesso ci siamo imbattuti in alcuni sintagmi che ormai fanno parte del nostro lessico quotidiano, la maggior parte di essi è formata da “nome + aggettivo”: curva epidemiologica si alterna a curva epidemica, picco epidemiologico a picco epidemico, situazione epidemiologica a situazione epidemica così come emergenza epidemiologica a emergenza epidemica. Alcuni lettori hanno chiesto all’Accademia della Crusca se sia corretto l’uso dell’aggettivo “epidemiologico” nel sintagma emergenza epidemiologica frequentemente impiegato nei testi giornalistici e anche legislativi, o se sia piuttosto da preferire l’aggettivo epidemico. Scopriamo la risposta.

L’origine delle parole “epidemico” ed “epidemiologico”

L’analisi degli accademici comincia analizzando la differenza tra i due aggettivi in questione, ossia epidemico ed epidemiologico. 

L’aggettivo epidemico entra nel lessico italiano nel Cinquecento attraverso il francese épidémique (DELI e l’Etimologico), derivato da épidemie ‘epidemia’; significa letteralmente ‘che ha natura di epidemia’, ‘che deriva da epidemia’, ‘contagioso, infettivo’ (Devoto-Oli 2022 e GDLI) e in maniera figurata ‘facile a trasmettersi dall’uno all’altro, a diffondersi fra un gran numero di persone (un errore, un vizio, un’abitudine, una moda)’, ‘che si ripete a più o meno regolari intervalli, frequente (un avvenimento, una circostanza)’ (GDLI).

Se l’aggettivo epidemico deriva, seppur per mediazione del francese, da epidemia, l’aggettivo epidemiologico deriva dal sostantivo epidemiologia, a sua volta formato da epidemia e dall’elemento di origine classica (definito suffissoide da Migliorini e confisso nel GRADIT) ‑logìa che significa propriamente ‘discorso’, ‘espressione’, ‘studio’ (dal verbo légein ‘dire, parlare’). Ma cos’è l’epidemiologia? Una descrizione convincente è proposta dall’Enciclopedia Treccani, la quale la descrive come “parte dell’igiene che studia la frequenza con cui si manifestano le malattie e le condizioni che favoriscono od ostacolano il loro sviluppo”.

E’ meglio dire “emergenza epidemica” o “epidemiologica”?

Gli Accademici sostengono che “per la maggior parte dei sintagmi citati in apertura non c’è una risposta univoca e ‘giusta’ “. Anzitutto per quanto riguarda curva e picco, senz’altro la scelta dell’aggettivo epidemiologico risulta appropriata perché questi concetti rientrano nell’ambito epidemiologico e sono frutto dello studio condotto dall’epidemiologia.

La scelta dell’aggettivo epidemiologico, lì dove invece bisognerebbe preferire epidemico, può avere due motivazioni: la prima è che ormai l’uso frequente di entrambi gli aggettivi spesso fa sì che essi siano facilmente confusi; la seconda risiede nella semplificazione semantica dell’elemento ‑logia (e dunque del derivato aggettivale ‑logico). 

Ma perché nei testi giornalistici e normativi si preferisce usare il sintagma emergenza epidemiologica anziché emergenza epidemica, nonostante quest’ultima espressione sia quella corretta? La motivazione secondo La Crusca è contenuta nei testi legislativi italiani: a livello normativo si è preferito utilizzare il sintagma “emergenza epidemiologica”. La diffusione dello stesso nei testi giornalistici più divulgativi parte proprio dal confronto con le leggi e le disposizioni governative a cui si è fatto continuo riferimento durante il periodo segnato dalla pandemia.

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