“Di punto in bianco”, la singolare origine del modo di dire

5 Ottobre 2025

Il modo di dire "di punto in bianco" si usa quando si vuole mettere in evidenza un fatto accaduto all’improvviso, ma da dove nasce tale espressione? Scoprilo leggendo l'articolo.

Di punto in bianco, la singolare origine del modo di dire

Avete mai sentito l’espressione “di punto in bianco”? Siamo certi di si: si tratta di uno di quei modi di dire che utilizziamo di frequenza anche senza accorgercene. Ma, proprio come avviene per molte delle parole ed espressioni che utilizziamo quotidianamente, scommettiamo che quasi nessuno conosce l’origine di questo modo di dire. Scopriamola di seguito.

Cosa significa “di punto in bianco”

Il modo di dire “di punto in bianco” si usa quando si vuole mettere in evidenza un fatto accaduto all’improvviso, in maniera del tutto inaspettata, qualcosa che non ci ha dato il tempo di rendercene conto e, di conseguenza, di reagire nel migliore dei modi.

L’origine del modo di dire

L’espressione idiomatica “di punto in bianco” deriva dal linguaggio militare e, in particolare, dalla balistica. Il tiro di punto in bianco era infatti il tiro di artiglieria, con la linea di mira orizzontale, sparato ad alzo uguale a zero, cioè senza elevazione, e con il congegno di puntamento che non segnava alcun numero (era in bianco).

Non dovendo richiedere particolari operazioni di calcolo preliminare della traiettoria, questo tiro poteva essere sparato all’improvviso e a distanza ravvicinata.

Espressioni analoghe sono presenti anche in altre lingue come il francese (“de but en blanc”) e l’inglese (“point blank”).

Altri modi di dire “in bianco” e di origine militare

L’italiano, si sa, è un linguaggio spesso molto colorato e variegato e, approfittando del modo di dire appena analizzato, andiamo alla scoperta di altri modi di dire di uso comune con protagonisti il colore bianco al suo interno e di origine militare:

Passare la notte in bianco: a chi non è capitato, purtroppo, di aver passato almeno una notte in bianco? Questo modo di dire è uno tra i
più diffusi e, qualora ci fosse bisogno di specificarlo, significa non riuscire a dormire la notte.  L’origine deriva da un’usanza che riguardava nel Medioevo gli uomini che stavano per diventare cavalieri: la notte prima dell’investitura e della consegna delle armi essi venivano fatti vestire di bianco e costretti a passare la notte in una chiesa, in preghiera, a riflettere su come sarebbe cambiata la loro vita. Il vestito bianco e il fatto di non dormire hanno così dato origine alla celebre espressione passare la notte in bianco.

Fare quadrato: anche questo modo di dire proviene dal gergo militare. Nell’arte militare, infatti, il quadrato è una formazione, assunta in combattimento dalla fanteria, in cui i soldati sono disposti in modo da costituire un quadrato, cioè con lo stesso numero di elementi su tutti e quattro i lati. Con questa formazione, che in seguito è divenuta la formazione classica per difendersi dalle cariche della cavalleria, i fanti
possono coprirsi vicendevolmente le spalle e respingere gli assalti su più fronti senza dover cambiare lo schieramento. Nel linguaggio comune con questa espressione intendiamo dire compattarsi, coalizzarsi, accordarsi a protezione di qualcosa o di qualcuno.

Un libro per scoprire le espressioni di uso comune

Se di “di punto in bianco” vi viene detto un modo di dire di cui non conoscete significato e origine nessun problema: abbiamo la soluzione per voi. Vi consigliamo il libro “Perché diciamo così” (Newton Compton), opera scritta dal fondatore di Libreriamo Saro Trovato contenente ben 300 modi di dire catalogati per argomento, origine, storia, tema con un indice alfabetico per aiutare il lettore nella variegata e numerosa spiegazione delle frasi fatte. Un lavoro di ricerca per offrire al lettore un “dizionario” per un uso più consapevole e corretto del linguaggio.

Si tratta di un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi.

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