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“Amïo”, “boomer”, “cringe”, come cambia la lingua italiana per i giovani

Su iniziativa dell'Accademia della Crusca, arriva un ebook curato dalla linguista Annalisa Nesi che racconta l'evoluzione della lingua parlata dai giovani italiani.

Come cambia la lingua italiana per i giovani? “Amïo”, “boomer”, “bro”, “cringe”, “ghostare”, “hype”, “unfolloware”… Sono soltanto alcuni dei numerosi termini utilizzati dai giovani italiani al giorno d’oggi. Lessemi legati al mondo dei social ma non solo. Per indagare questo fenomeno e scoprire qualcosa di più sull’evoluzione del gergo giovanile, l’Accademia della Crusca ha pensato di diffondere un ebook curato dalla linguista Annalisa Nesi, “L’italiano e i giovani. Come scusa? Non ti followo“, che verrà diffuso gratuitamente fra il 17 e il 23 ottobre, in occasione della XXII Settimana della lingua italiana nel mondo. 

“L’italiano e i giovani. Come scusa? Non ti followo” di Annalisa Nesi

L’Accademia della Crusca, in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (SLIM), ha realizzato un volume in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. In linea con la proclamazione, da parte della Comunità Europea, del 2022 Anno Europeo dei Giovani, la XXII edizione della SLIM è dedicata a L’italiano e i giovani. Con lo stesso titolo esce questa raccolta di saggi che, da angolature diverse, affronta sia il linguaggio dei giovani italiani, sia la lingua per i giovani.

Linguisti già noti per i loro studi sul linguaggio giovanile e la letteratura italiana, e giovani studiosi, immersi per motivi anche anagrafici nella contemporaneità degli usi linguistici, hanno contribuito a rendere il volume variegato, facendo il punto sul modo di esprimersi giovanile e fornendo spunti e strumenti per l’insegnamento dell’italiano.

La nuova lingua italiana parlata dai giovani 

Intervistata in occasione dell’iniziativa lanciata dall’Accademia della Crusca, Annalisa Nesi ha raccontato come si è evoluta la lingua italiana parlata oggi dai giovani, fornendo alcune utili coordinate sul lessico sempre in evoluzione: 

“Il linguaggio giovanile è influenzato da diversi fattori, dai social alle parole straniere. Una cosa è certa, i termini di oggi sono diversi da quelli dei nostri tempi. I giovani di ieri per indicare le persone più anziane, come i nostri genitori o i i nonni, utilizzavano il termine ‘matusa’. Oggi l’espressione gergale per indicare la generazione precedente è ‘boomer’”.

Ci sono, dunque, alcuni punti fermi che riguardano la lingua italiana parlata dai giovani del nostro Paese: i social hanno accelerato lo sviluppo di un gergo che si modifica e si rinnova di giorno in giorno, ad una velocità supersonica, influenzato dalle lingue straniere ed in particolare dall’inglese. Ci sono termini come “flexare”, che significa “mostrare”, o “cringe”, che definisce una scena che genera grande imbarazzo in chi assiste, o “followare” e il corrispettivo “unfolloware”, rispettivamente “seguire” e “smettere di seguire” sui social… Si tratta di termini nati ed indissolubilmente legati al mondo di Tik Tok e di Instagram, i social media che fra i giovani italiani vanno più di moda. 

Di contro, esistono casi in cui è il gergo dialettale ad entrare prepotentemente nella lingua dei giovani e a diventare universale: è il caso del toscano “ganzo”, che ha sostituito il buon vecchio “figo”. 

Lo scopo del volume di Annalisa Nesi

Con il volume che in questi giorni viene diffuso gratuitamente in formato ebook, la linguista Annalisa Nesi intende non soltanto creare un piccolo vademecum, una sorta di vocabolario alla scoperta del parlare dei giovani italiani, ma anche esortare il lettore alla curiosità nei confronti di una lingua, l’italiano, che testimonia di essere continuamente in evoluzione, al passo coi tempi e coi cambiamenti. Si tratta di un vero e proprio viaggio per diffondere la conoscenza storica dell’italiano.

A proposito dei destinatari de “L’italiano dei giovani”, Annalisa Nesi ha spiegato che il volume è rivolto “a tutti, giovani e meno giovani. Anche agli insegnanti, che hanno a che fare coi ragazzi”, e che in esso non mancano consigli per chi desidera imparare meglio la nostra lingua e piccoli glossari settoriali – come quelli dedicati alla cucina e alla moda -.  

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