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Colpo di Stato, origine e significato dell’espressione

Il capo degli 007 russi Vladimir Alekseev ha definito gi recenti attacchi del capo di Wagner Prigozhin “un colpo di Stato“. Ma scopriamo meglio come nasce l'espressione "colpo di Stato" e quali sono stati i precedenti più celebri della storia.

Nuovo capitolo della guerra Russia-Ucraina: il capo dei mercenari, Yevgeny Prigozhin, ha lanciato un appello a fermare il comando militare del Cremlino, affermando di avere 25mila uomini e invitando i russi, in particolare i soldati, a unirsi a loro. “Non è un colpo di Stato militare – ha affermato – ma una marcia della giustizia”. Non la vede nello stesso modo il capo degli 007 russi, il generale dell’esercito Vladimir Alekseev, il quale ha definito gli attacchi del capo di Wagner Prigozhin “un colpo di Stato“. Ma scopriamo meglio come nasce l’espressione “colpo di Stato” e quali sono stati i precedenti più celebri della storia.

Colpo di Stato

Secondo quanto riportato dalla Treccani, si intende con l’espressione “Colpo di Stato” generalmente con questa espressione un fatto contro la legge e al di fuori della legge, volto a modificare il vigente ordinamento dei pubblici poteri. In senso più ristretto si vuole che questa violenta trasformazione sia operata da uno degli stessi organi costituzionali, cioè, in pratica, nelle costituzioni a tipo inglese, da uno degli organi esecutivi, il re o il suo gabinetto, poiché negli altri organi manca quel continuo e diretto esercizio di un potere per sua natura imperfettamente limitabile e sindacabile qual è il potere di governo, base necessaria per l’attuazione di un atto di forza. In senso più ampio s’intende per colpo di stato ogni violenta modificazione dell’ordinamento costituzionale vigente, anche se questa non sia dovuta a uno degli organi esecutivi.

Un suo sinonimo è “golpe”, utilizzato in particolare per riferirsi a territori e paesi nei quali si parla spagnolo o portoghese. Golpe, infatti, deriva da “golpe de estado”. I corrispettivi nelle altre lingue sono “coup d’état” in francese e “Putsch” in tedesco.

La differenza con il termine Rivoluzione

La Treccani sttolinea come il concetto di colpo di stato non coincida con quello di rivoluzione. Il colpo di stato contiene sempre in sé un elemento di rivoluzione: cioè un brusco mutamento dell’ordine esistente. Ma per rivoluzione, in senso stretto, s’intende un mutamento prodotto da un moto popolare. D’altra parte rivoluzioni anche grandiose possono avvenire senza che si verifichi questa soluzione di continuità nella vita giuridica: si prenda ad esempio la rivoluzione dell’ottobre 1922 in Italia, che, sebbene iniziata con un atto insurrezionale, si svolse poi interamente per vie legali. Un vero colpo di stato fu invece quello compiuto nel regno iugoslavo, il 6 gennaio 1929, da re Alessandro, che sospese la costituzione, ritornando provvisoriamente al sistema della monarchia assoluta. La storia di tutti i popoli e di tutti i tempi è ricca di colpi di stato: particolarmente famosi sono i colpi di stato del 18 brumaio (1799), col quale Napoleone Bonaparte s’impadronì del potere, e quello di Napoleone III del 2 dicembre 1851.

I Colpi di Stato nella storia

Nella storia, abbiamo diversi esempi di Colpo di Stato: ne sono un esempio il golpe in Cina nel 1911, la marcia su Roma in Italia del 1922, la Bulgaria nel 1944, l’Egitto nel 1952, la Turchia nel 1960, la Grecia nel 1967, la Libia nel 1969, il Portogallo nel 1974, la Liberia nel 1980 e il fallito golpe di Hugo Chávez in Venezuela nel 1992, che tentò di deporre un governo considerato estremamente corrotto.

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