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Adolescence, 10 parole da conoscere per comprendere i giovani oggi

Adolescence è una serie tv che sta facendo discutere molto. Scopri tutte le parole che definiscono l'adolescenza per comprendere meglio il loro mondo.

Adolescence, serie britannica disponibile su Netflix, accende i riflettori su un aspetto spesso trascurato del mondo adolescenziale contemporaneo: il linguaggio e i simboli utilizzati dai ragazzi nelle loro interazioni digitali. Espressioni nate in forum online, emoji usate con significati nascosti e teorie apparentemente innocue si trasformano in strumenti di esclusione, autoidentificazione o persino radicalizzazione. La serie tv  diventa così una lente attraverso cui osservare le dinamiche culturali che modellano l’identità delle nuove generazioni.

Adolescence: le parole degli adolescenti che devi conoscere

Adolescence non è soltanto una serie sulla crescita, ma un’indagine lucida e disturbante su come il digitale stia trasformando le relazioni e le identità giovanili. Per educatori, genitori e adulti in generale, capire questi codici è il primo passo per costruire un dialogo autentico con le nuove generazioni. Solo così sarà possibile contrastare derive dannose e promuovere un’educazione affettiva, sociale e digitale realmente consapevole.

Incel: la solitudine che diventa rabbia

Il termine “incel”, abbreviazione di involuntary celibate, indica chi si considera incapace di vivere relazioni sentimentali o sessuali, spesso alimentando frustrazione, risentimento e ostilità verso le donne. In Adolescence, il tredicenne Jamie Miller viene etichettato come “incel” dai suoi compagni, evidenziando come questo termine sia ormai entrato nel lessico quotidiano dei ragazzi, spesso però svuotato del suo reale significato e delle sue implicazioni sociali e psicologiche.

Manosfera: la rete tossica della mascolinità

Uno dei fenomeni più inquietanti esplorati nella serie è la cosiddetta “manosfera”: un insieme di comunità digitali che propagano una visione distorta e tossica della mascolinità, fondata su misoginia, antifemminismo e vittimismo maschile. Adolescence mostra come adolescenti insicuri o fragili possano venire attratti da queste ideologie, trovandovi una narrazione rassicurante che giustifica la loro rabbia e il loro isolamento.

Chad e Stacy sono due figure simboliche all’interno della manosfera.  Chad è l’archetipo del maschio attraente, sicuro di sé, desiderato da tutte. Stacy è il suo corrispettivo femminile: bella, popolare, superficiale.

Nella narrazione incel, Chad e Stacy rappresentano un’élite sessuale inarrivabile, causa di frustrazione per gli “esclusi”. In Adolescence, termini come questi vengono usati con disprezzo o ironia, ma riflettono un disagio reale.

La teoria 80/20: numeri che giustificano l’odio

Diffusa nei forum della manosfera, la cosiddetta “regola dell’80/20” sostiene che l’80% delle donne desideri solo il 20% degli uomini. Una teoria pseudostatistica che alimenta l’idea di una società sessualmente ingiusta, rafforzando la percezione di emarginazione e l’ostilità verso le donne. Nella serie, questo concetto viene evocato per mostrare quanto facilmente i giovani possano aderire a semplificazioni estreme per spiegare le proprie frustrazioni.

“Red pill”: quando la narrativa diventa ideologia

Ispirato al film Matrix, il concetto della “pillola rossa” ha assunto nel contesto della manosfera un significato radicalmente diverso: abbracciare la “red pill” significa accettare la presunta verità secondo cui gli uomini sarebbero oppressi in una società dominata dalle donne. Adolescence utilizza questo simbolo per mostrare la forza attrattiva di narrazioni alternative e totalizzanti, capaci di trasformare la percezione del mondo in chiave ostile e binaria.

Simboli nascosti: il linguaggio segreto delle emoji

Uno degli aspetti più inquietanti evidenziati dalla serie è l’uso strategico e criptico delle emoji. Simboli apparentemente innocui come una pillola o un fagiolo, invece,  diventano codici attraverso cui veicolare messaggi di affiliazione, disprezzo o appartenenza a determinate ideologie. Questo linguaggio visivo permette ai ragazzi di comunicare in modo cifrato, spesso invisibile agli adulti, creando una barriera generazionale e rendendo più difficile intercettare segnali di disagio o pericolo.

Sigma male

Evoluzione (o parodia) dell’  “Alpha male”, il Sigma è descritto come un uomo solitario, indipendente, superiore agli altri maschi perché “fuori dal sistema sociale”.

Molto diffuso su TikTok, questo concetto esalta l’individualismo estremo e spesso alimenta la disconnessione emotiva. Nella serie, alcuni personaggi imitano questo stile per proteggersi o per farsi rispettare.

Mogging

Slang tipico dei forum maschilisti, indica il momento in cui un “maschio inferiore” viene umiliato dalla presenza di un “maschio superiore” (più bello, più ricco, più muscoloso).

È spesso usato come giustificazione per evitare il confronto o per nutrire il risentimento sociale. In Adolescence, può emergere come sottofondo emotivo nei momenti di insicurezza del protagonista.

Looksmaxxing / Gymmaxxing

Termini che indicano il “massimizzare” il proprio aspetto fisico per migliorare il proprio valore sul “mercato delle relazioni”.

Un’ossessione per il corpo, la muscolatura, la chirurgia estetica e la cura estrema di sé, spesso spinta da ansia sociale.

Queste pratiche sono presentate nella serie come tentativi di controllo su un mondo percepito come ostile.

NPC

Acronimo di Non-Playable Character (personaggio non giocabile), è diventato un insulto per indicare chi, secondo certe comunità online, “non pensa con la propria testa” e si limita a seguire il pensiero dominante.

Nella serie, può essere usato per sminuire chi non si allinea con la mentalità “risvegliata” della manosfera.

Cope / Rope / Hope

Uno slang inquietante molto diffuso tra gli incel:

Cope = il modo in cui una persona “si consola” (visto come patetico),

Rope = riferimento esplicito al suicidio,

Hope = considerato un’illusione.

Sono parole cariche di disperazione e nichilismo, che esprimono la mancanza di vie d’uscita. Nella serie, si colgono echi di questi termini nei momenti più bui del protagonista.

Black Pill

Versione ancora più radicale della “red pill”, rappresenta la convinzione che non ci sia alcuna speranza: il sistema sociale è irreparabilmente corrotto e l’unica via è il disincanto totale.

Chi prende la “black pill” rinuncia a migliorarsi o a relazionarsi, cadendo in una visione cinica e autodistruttiva. È la deriva più estrema, e nella serie è evocata in alcuni dialoghi tra adolescenti che sembrano aver già perso fiducia nel futuro.

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