La lingua italiana, come ogni lingua viva, cambia, si evolve, si plasma alle necessitร dei parlanti e del tempo. Alcune parole si consumano nellโuso quotidiano, altre si perdono, scivolano ai margini, diventano fantasmi lessicali. In questo articolo vogliamo riportare alla luce cinque di queste parole rare e affascinanti: corrivo, interito, adusto, burbanza, ctonio. Ognuna di esse รจ una porta su un mondo concettuale piรน ricco, piรน sfumato, piรน profondo di quello che talvolta ci offrono i linguaggi odierni, piรน rapidi ma anche piรน impoveriti. Riscoprirle non รจ solo un esercizio di memoria, ma un invito a vedere diversamente noi stessi e il mondo che abitiamo.
5 parole della lingua italiana che sarebbe bello rispolverare
Corrivo: lโavventato che cede in fretta
Il termine corrivo oggi sopravvive quasi esclusivamente nel linguaggio letterario, e anche lรฌ รจ sempre piรน raro. Significa letteralmente โche corre facilmenteโ, ma nel suo uso figurato indica una persona arrendevole, accondiscendente, troppo facile nel concedersi o nel cedere a pressioni esterne. ร anche sinonimo di avventato, nel senso di colui che agisce senza riflessione, per impulso. Cosรฌ lo si puรฒ trovare nei classici della letteratura, ad esempio in Manzoni o in Boccaccio.
In unโepoca che premia la reazione immediata, lโimpulsivitร , e disprezza il tempo della riflessione, corrivo torna ad avere un ruolo rivelatore. Indica quel tipo di atteggiamento che confonde velocitร con decisione, disponibilitร con debolezza, consenso con superficialitร . Riscoprirla significa anche riappropriarsi della distinzione tra ciรฒ che รจ flessibile e ciรฒ che รจ remissivo.
Interito: la rigiditร dellโincorruttibile
Interito รจ una parola ancor piรน oscura, oggi praticamente scomparsa dal lessico attivo. Viene dal latino interitus, e ha assunto nel tempo il significato di โrigido, inflessibile, severo, tutto dโun pezzoโ. ร spesso usato per descrivere il carattere di una persona incrollabile nei suoi princรฌpi, non disposta a scendere a compromessi, austera. Non va confuso con โintirizzitoโ o โinterdettoโ, anche se lโassonanza puรฒ trarre in inganno.
In un mondo dove la fluiditร รจ celebrata come virtรน, interito parla di un altro valore: la fermezza. Ma non quella ottusa, bensรฌ quella nobile dellโintegritร morale. Un individuo interito non รจ rigido per dogmatismo, ma per coerenza interiore. Il suo ritorno in auge potrebbe aiutarci a distinguere tra chi si adatta per sopravvivere e chi resiste per rimanere fedele a sรฉ stesso.
Adusto: la terra e il paesaggio riarso
Il termine adusto deriva dal latino adustus, participio di adurere, cioรจ โbruciareโ. Significa dunque riarso, inaridito dal calore o dalla fiamma. Si puรฒ riferire a un paesaggio, ma anche โ metaforicamente โ a una persona dallโanimo chiuso, indurito dalle esperienze, essiccato dal dolore. Foscolo, nei Sepolcri, scrive di โcampagne adusteโ sotto il sole estivo. Il termine ha una potenza evocativa che oggi รจ difficilmente sostituibile con equivalenti moderni come โseccoโ o โaridoโ.
Nel contesto dei cambiamenti climatici, di estati sempre piรน torride, adusto riacquista una drammatica attualitร . Ma anche nellโanimo umano, adusto รจ ciรฒ che ha conosciuto il fuoco e ne porta i segni. ร una parola che narra non solo la desolazione, ma la memoria del calore e della perdita.
Burbanza: lโalterigia che si maschera da fierezza
Burbanza รจ un sostantivo quasi sconosciuto oggi, ma un tempo indicava superbia, ostentazione arrogante, fierezza ostentata. ร una boria che non si limita alla vanitร , ma che si esprime con modi teatrali, pomposi, che cercano costantemente conferma nello sguardo altrui. Non si tratta della semplice arroganza, ma di qualcosa di piรน esibito, quasi caricaturale.
In unโepoca di esibizionismo narcisistico, dove lโidentitร spesso coincide con lโimmagine, la burbanza diventa uno specchio critico. Riportare in vita questa parola vuol dire anche poter nominare un atteggiamento che, pur cambiando forma, รจ diffusissimo: la smania di apparire migliori, piรน ricchi, piรน felici di quanto si รจ, con lโintento di dominare lo sguardo degli altri.
Ctonio: il mistero della terra
Infine ctonio, parola che discende dal greco chthรณn, โterraโ. ร un aggettivo che indica tutto ciรฒ che appartiene o proviene dalle profonditร terrestri. Nella mitologia, le divinitร ctonie sono quelle legate agli inferi, al sottosuolo, allโinvisibile forza tellurica che regola nascita e morte, come Ade, Persefone o Ecate.
Nella scienza moderna, il termine รจ usato in geologia o nella psicoanalisi junghiana, dove il ctonio designa le forze inconsce, primordiali, oscure ma vitali. Viviamo in una societร che ha progressivamente reciso i legami simbolici con la terra, preferendo la leggerezza della superficie. Ma ctonio ci riporta a unโimmagine dellโesistenza in cui la profonditร โ anche oscura โ รจ indispensabile alla vita. ร una parola che chiede rispetto per ciรฒ che si nasconde sotto, per la complessitร e lโinvisibilitร del reale.
Il tempo delle parole ritrovate
Ogni parola dimenticata รจ un sentiero che si chiude, un pezzo di mondo che smette di essere nominato. Riscoprire termini come corrivo, interito, adusto, burbanza, ctonio significa tornare a vedere quelle sfumature dellโesperienza che la lingua corrente tende a semplificare o cancellare. Non รจ solo un gesto di nostalgia, ma un atto di resistenza culturale: perchรฉ ogni parola in piรน รจ un pensiero in piรน, una possibilitร in piรน di comprendere la realtร .