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I 10 errori di scrittura più comuni che si commettono

Scopriamo quali sono le 10 parole ed espressioni più a rischio "errore ortografico", riportandovi la corretta grafia e successivamente gli errori che si possono commettere.

Chi per lavoro o per abitudine ha a che fare con la scrittura, calligrafica o digitale, a volte può incappare inevitabilmente in dubbi ortografici e sintattici. Solo per citare alcuni esempi: si scrive zabaione o zabaglione? Meglio dire accellerare o accelerare? Si scrive ho corso o sono corso?

La lingua italiana ha poi una particolarità che riguarda le differenze che esistono nella lingua italiana e nella lingua scritta: spesso, infatti, nel parlato non facciamo caso alla corretta grafia di alcune parole. Forse, è consigliabile esercitarsi a tornare a scrivere di più nella maniera classica, piuttosto che prediligere la tastiera del pc o del cellulare. Vediamo insieme i principali dubbi che affliggono la maggior parte delle persone che portano poi a errori ortografici, spesso anche gravi.

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Ecco gli errori più comuni che si commettono quando non si utilizza nel modo opportuno la lingua italiana

I 10 errori ortografici più comuni

Di errori ortografici vi avevamo già parlato in un precedente articolo. Adesso, grazie al giornalista ed esperto di lingua italiana Fausto Raso, scopriamo quali sono le 10 parole ed espressioni più a rischio “errore ortografico”, riportandovi prima la corretta grafia e successivamente l’errore che si può commettere.

Accelerare

Non accellerare, con una sola “l” perché è il corrispettivo latino “accelerare”.

Barricadiero

non barricadero, derivando dal francese “barricadier”.

Complementarità

non complementarietà, senza la “e”, perché tutti i sostantivi derivati da aggettivi che finiscono in “-are” non prendono la “e”.

Finora

non fin’ora, come tuttora. Gli avverbi non si apostrofano.

Ossequente

non ossequiente, essendo il latino “obsequente(m)”.

Pronto soccorso

Il plurale da preferire è “pronti soccorsi”.

Vicino a…

Vicino si costruisce, tassativamente, con la preposizione “a”: si scrive vicino a Napoli, e non vicino Napoli.

Questi

Questi, plurale di questo, non si apostrofa: questi ultimi, non quest’ultimi.

Scorrazzare

non scorazzare, derivando da scorrere.

Provvigione

non provviggione, i sostantivi in “-ione” prendono una sola “g”.

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SOS Scrittura

Di errori ortografici e di come prevenirli si parla in “S.O.S. Scrittura – Primo soccorso linguistico” il libro scritto da Carlo Picozza, Fausto Raso e Santo Strati. Un libro da tenere sempre a portata di mano per chi con la scrittura “combatte” ogni giorno, giornalisti e no, perché aiuta a dissipare dubbi ortografici e sintattici che inevitabilmente ci assalgono quando ci si trova davanti alla tastiera: immaggine o immagine?, zabaione o zabaglione?, accellerare o accelerare? iniquo o inicuo?, ho corso o sono corso? l’aereo è decollato o ha decollato? in pericolo di vita o in pericolo di morte? alle prime luci dell’alba o alle prime luci del mattino? Il volume contiene anche un glossario sui termini dell’informatica, le frasi fatte da evitare in un articolo di giornale e un elenco degli acronimi. Si conclude con quello che i giornalisti pensano di sé stessi.  

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