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Walter Veltroni: “L’odio è la malattia più grave del nostro tempo”

Che cos'è l'odio? E perché si è impossessato a tal punto della nostra società? Prova a spiegarcelo Walter Veltroni nel suo pamphlet "Odiare l'odio"

Inizia stamattina la “Maratona contro l’odio”, a partire dai testi del pamphlet di Walter Veltroni, “Odiare l’odio”, che verranno letti dallo stesso Veltroni e fra gli altri da Jovanotti, Sandro Veronesi, Gianrico Carofiglio e Paolo Sorrentino. Oggi, 12 giugno, nella giornata che ricorda la nascita di Anna Frank, vi proponiamo dunque la lettura di alcuni estratti dal pamphlet di Walter Veltroni contro l’odio. 

Odiare l’odio di Walter Veltroni

Dalle grandi persecuzioni del Novecento alla violenza sui social, Veltroni nel pamphlet mostra le conseguenze tragiche di una malattia del nostro tempo raccontandole in un viaggio nell’universo di quell’odio che stravolge coscienze e rapporti umani.
‘Odiare l’odio’ parte da un passato a cui dobbiamo impedire di ritornare – il ventennio fascista, gli anni di piombo – per approdare a un difficile presente segnato da una decrescita tutt’altro che felice, dalla mancanza di prospettive per i giovani in un paese di vecchi, dalla paura di un futuro in cui a lavorare saranno le macchine e ad accumulare profitti i giganti tecnologico-finanziari.

L’incipit 

Franklin Delano Roosevelt diceva che l’unica cosa di cui bisogna aver paura è la paura. Oggi l’unica cosa che bisogna odiare è l’odio. L’odio è la malattia grave che si è impossessata del nostro tempo. Ed è una malattia carica di conseguenze. E’ un sentimento livido, una lunga bava di lumaca nella vita di ciascuno di noi. L’odio si insinua nei pertugi delle nostre incertezze, delle nostre inquietudini, dei nostri disagi, della coscienza talvolta rabbiosa delle ingiustizie del mondo. Di quelle sociali, di quelle civili. Si infila nelle ferite del nostro tempo e progressivamente ci domani. Si impadronisce delle nostre parole, dei nostri stati d’animo, ci fa guardare con occhi diversi coloro che sono di fronte a noi. L’odio, quando si è diffuso, ha determinato, nella storia dell’umanità, i momenti più tragici e le pagine più scure. 

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