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“Volver”, il Commissario Ricciardi di Maurizio De Giovanni colpisce ancora

È tornata da pochi giorni in libreria, attesa come sempre, la nuova avventura del Commissario Ricciardi. Si intitola “Volver” e ha già conquistato i lettori italiani.

Il Commissario Ricciardi è uno dei personaggi letterari contemporanei più amati. Nato dalla penna di Maurizio De Giovanni, ha conquistato i lettori italiani con il suo carattere enigmatico e sensibile e la sua straordinaria capacità di vedere oltre il velo della realtà. Torna in libreria con “Volver”, un cold case che ha tutta l’aria di essere solo la prima parte di qualcosa di più grande…

“Volver” di Maurizio De Giovanni

La sinossi del libro

«Tutti quei morti ammazzati, e io ancora senza giustizia». Serve coraggio quando si parte, ma a volte ne serve ancora di più quando si torna. È il luglio del 1940, l’Italia è in guerra. Ricciardi – preoccupato per la figlia Marta e per i suoceri, in grave pericolo a causa delle origini ebraiche – ha ormai trasferito la famiglia a Fortino, il paese dove è nato. Lì, nei luoghi dell’infanzia, sperava di avere un po’ di quiete.

Invece, mentre in città il fido brigadiere Maione cerca di salvare un comune amico da morte certa, tra le montagne del Cilento il commissario è messo faccia a faccia con un passato che avrebbe voluto scordare. Per lui, e non solo per lui, è arrivato il momento di regolare i conti con la propria storia. Del resto è questo, quasi sempre, il destino di chi torna.

Un cold case per il Commissario Ricciardi

Il passato ritorna sempre, in un modo o nell’altro. A volte lo fa in maniera inaspettata. Altre volte siamo noi che, anche inconsciamente, lo andiamo a cercare.

Siamo abituati a immergerci in una Napoli colorata e allo stesso tempo misteriosa, in cui la minaccia della guerra aleggia proprio come i “fantasmi” che Ricciardi riesce a vedere coi suoi occhi “maledetti”.

Questa volta, invece, Maurizio De Giovanni ci porta a Fortino, nel paesello dove tutto ha avuto inizio, dove il Commissario e nato e da cui è andato via per cercare fortuna. Adesso vi fa ritorno per proteggere la sua famiglia. Probabilmente immagina che questo trasferimento lo porterà a ricordare avvenimenti e volti del passato.

Non immagina, tuttavia, che questo passato arriverà fino a lui prima del previsto e in forma diversa. “Volver” è un vero e proprio cold case, che per il volume dell’opera e per le modalità con cui essa termina, sembra quasi preludio di qualcos’altro.

Maurizio De Giovanni

Scrittore, sceneggiatore e drammaturgo, Maurizio De Giovanni è nato a Napoli il 31 marzo del 1958. È ritenuto uno dei più grandi maestri del noir in Italia. Dalla sua penna sono nati, infatti, personaggi memorabili quale il Commissario Ricciardi, da cui è stata anche tratta la fortunata fiction prodotta da Rai, e i protagonisti dei “Bastardi di Pizzofalcone”, romanzo anch’esso trasposto in fiction qualche anno fa.

La carriera letteraria dell’autore di “Volver” ha inizio nel 2005, con la partecipazione ad un concorso per giallisti emergenti indetto da Porsche Italia.

Per l’occasione, De Giovanni concepisce un racconto dal titolo I vivi e i morti, che diventa la base di un romanzo pubblicato dapprima col titolo di “Le lacrime del pagliaccio”, poi modificato in “Il senso del dolore”.

Ambientato nella Napoli degli anni ’30, questo esperimento ben riuscito costituisce il nucleo della serie del Commissario Ricciardi, che viene pubblicata a partire dal 2007 per Fandango e dal 2011 per Einaudi Stile Libero.

Da qui in poi, la carriera di De Giovanni è costellata di successi letterari, da “I bastardi di Pizzofalcone” e il suo sequel, alla serie di Sara, di cui l’ultimo volume si intitola “Sorelle”.

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