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“Violeta”, il nuovo libro di Isabel Allende ispirato alla madre

La regina della narrativa mondiale Isabel Allende torna con "Violeta", uno dei suoi romanzi più epici e potenti.

E’ tornata in libreria la regina della narrativa Isabel Allende con “Voileta“. La scrittrice di origine cilena con questo suo nuovo libro ci regala ancora una volta una storia che esalta ed emoziona, raccontata attraverso gli occhi di una donna che vive un secolo di sconvolgimenti con passione, determinazione e senso dell’umorismo. Un libro scritto durante l’isolamento e ispirato alla figura delle madre, nata un secolo esatto fa, in piena epidemia spagnola. 

 

Violeta

Violeta nasce in una notte tempestosa del 1920, prima femmina dopo cinque turbolenti maschi. Fin dal principio la sua vita è segnata da avvenimenti straordinari, con l’eco della Grande guerra ancora forte e il virus dell’influenza spagnola che sbarca sulle coste del Cile quasi nel momento esatto della sua nascita. Grazie alla previdenza del padre, la famiglia esce indenne da questa crisi solo per affrontarne un’altra quando la Grande depressione compromette l’elegante stile di vita urbano che Violeta aveva conosciuto fino ad allora. La sua famiglia perde tutto ed è costretta a ritirarsi in una regione remota del paese, selvaggia e bellissima. Lì la ragazza arriva alla maggiore età e conosce il suo primo pretendente…

Violeta racconta in queste pagine la sua storia a Camilo in cui ricorda i devastanti tormenti amorosi, i tempi di povertà ma anche di ricchezza, i terribili lutti e le immense gioie. Sullo sfondo delle sue alterne fortune, un paese di cui solo col tempo Violeta impara a decifrare gli sconvolgimenti politici e sociali. Ed è anche grazie a questa consapevolezza che avviene la sua trasformazione con l’impegno nella lotta per i diritti delle donne. Una vita eccezionalmente ricca e lunga un secolo, che si apre e si chiude con una pandemia.

 

Isabel Allende

Nata a Lima il 2 agosto 1942, Isabel Allende è una delle autrici più conosciute e amate della letteratura ispanoamericana contemporanea. Deve l’inizio della sua notorietà grazie al suo romanzo più famoso “La casa degli spiriti“. Ha scritto romanzi basati sulle sue esperienze di vita, ma ha anche parlato delle vite di altre donne, unendo mito e realismo. Ha partecipato a molti tour mondiali per promuovere i suoi libri e ha anche insegnato letteratura in vari college statunitensi. Vive in California dal 1989 e ha ottenuto la cittadinanza statunitense nel 2003

Giornalismo, teatro e militanza politica

Durante l’infanzia trascorsa nella casa dei nonni, Isabel Allende ha imparato a leggere e a nutrire la propria fantasia con letture prelevate dalla biblioteca del nonno. La madre si sposa con un altro diplomatico e inizieranno ad effettuare permanenze in vari paesi. Le esperienze in Bolivia, in Europa ed in Libano sveleranno alla piccola sognatrice un mondo diverso da quello in cui è cresciuta. All’età di 15 anni, desiderosa di indipendenza, ritorna a Santiago ed a 17 anni inizia a lavorare come segretaria presso il ‘Dipartimento dell’informazione’, un ufficio della FAO. A 19 anni sposa con Miguel Frías con cui avrà due figli: Nicholás e Paula. In questo periodo Isabel Allende accede al mondo del giornalismo che insieme all’esperienza teatrale sarà il suo migliore elemento formativo. L’11 settembre 1973 il colpo di stato militare guidato dal Generale Augusto Pinochet termina un’altra fase della vita della Allende. La scrittrice s’impegna a favore dei perseguitati dal regime trovando loro asilo politico, nascondigli sicuri e facendo filtrare notizie del paese. Decide di emigrare e, seguita dalla famiglia, si ferma per tredici anni in Venezuela, dove scrive su vari quotidiani.

La scrittura come valvola di sfogo

Di fatto autoesiliatasi, comincia a scrivere per sfogare la propria rabbia e sofferenza. Nasce così il primo romanzo, rifiutato da tutte le case editrici latino-americane per il fatto di essere firmato da un nome non soltanto sconosciuto e femminile. Nell’autunno del 1982 ‘La casa degli spiriti’, una cronaca familiare sullo sfondo del mutamento politico ed economico nell’America latina, viene pubblicato a Barcellona da Plaza y Janés. Il successo divampa inizialmente in Europa e da lì passa negli Stati Uniti. Da quel momento in poi, inanellerà un successo dopo l’altro. A 45 anni Isabel Allende divorzia dal marito e nel 1988 si sposa in seconde nozze con William Gordon che conosce durante un viaggio a San José, negli Stati Uniti. 

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