“Un segreto di ghiaccio” di Malø e l’oscurità della Groenlandia sondata da un eroe tormentato

10 Settembre 2025

“Un segreto di ghiaccio" di Mo Malø: thriller e antropologia tra i ghiacci della Groenlandia, dove l’ispettore Qaanaaq affronta misteri e demoni interiori.

“Un segreto di ghiaccio” di Malø e l’oscurità della Groenlandia sondata da un eroe tormentato

Mo Malø conferma la sua posizione come uno degli autori più originali del poliziesco contemporaneo. La sua serie dedicata all’ispettore Qaanaaq Adriensen non è solo un thriller, ma un viaggio, dove la luce dei ghiacci si confonde con le ombre più profonde della mente umana.

Ambientato di nuovo in Groenlandia, “Un segreto di Ghiaccio” — edito in Italia da Sellerio — ci riporta nella capitale dopo il soggiorno forzato dell’ispettore in Danimarca. È così che comincia l’indagine: un suicidio apparentemente inspiegabile e una giovane donna che si toglie la vita. Tuttavia c’è qualcosa di strano. Sulla sua mano appare un tatuaggio che rimanda a un antico rituale sciamanico inuit e a riconoscerlo subito è l’ispettore. Il dettaglio inquietante apre una trama che va oltre la semplice inchiesta, trasformandosi in un viaggio nei territori liminali tra superstizione e realtà, mito e scienza.

Il mistero si complica ancora di più, quando un pacco anonimo, dal contenuto spaventoso, arriva a Qaanaaq Adriensen. Un avvertimento o forse un invito a penetrare più a fondo nell’oscurità.

E mentre altri suicidi scuotono la città, le indagini vanno avantiin una spirale sempre più oscura, dove i confini tra vittima e carnefice, tra destino e colpa, diventano sfumati.

Qaanaaq: un eroe tormentato

Come molti protagonisti del noir scandinavo, anche l’ispettore è segnato da dolori personali; ma la sua figura, acquista una specificità nuova: il legame con l’identità inuit, mai pacificato, che lo costringe a un doppio sguardo e lo lega al caso.

L’indagine diventa infatti occasione per esplorare le sue ferite interiori, i rapporti complessi con la famiglia e il desiderio di appartenere a una comunità che lo considera straniero.

In “ Un segreto di ghiaccio” , la trama thriller si lega al percorso personale dell’ispettore: ogni indizio lo avvicina non solo al colpevole, ma a una verità su sé stesso che preferirebbe ignorare…

La critica: tra mito e noir

In Francia, dove la serie di Mo Malø ha riscosso grande successo, la stampa ha elogiato la sua capacità di unire intrattenimento e profondità culturale.

Le Figaro ha definito i suoi romanzi:

“Un mélange rare de suspense et d’anthropologie.”
“Una rara mescolanza di suspense e antropologia.”

Anche Télérama ha sottolineato la forza della sua prosa:

“Malø transforme le polar en une réflexion sur l’identité et la mémoire collective.”
“Malø trasforma il poliziesco in una riflessione sull’identità e la memoria collettiva.”

Questa capacità di mescolare generi e livelli di lettura rende “Un segreto di ghiaccio” qualcosa di più di un giallo: è un romanzo che parla della fragilità umana, dei traumi collettivi e della difficoltà di guardare in faccia le proprie ombre.

La Groenlandia come metafora

Uno dei tratti più affascinanti del romanzo è l’uso della Groenlandia come specchio di contraddizioni universali. Nuuk, la capitale, è insieme moderna e arcaica: centri commerciali e sale giochi convivono con rituali sciamanici e leggende tramandate oralmente. La tensione tra progresso e tradizione, tra globalizzazione e identità, è la stessa che attraversa molti paesi, solo che qui appare più nuda, più estrema.

Mo Malø non idealizza né demonizza: mostra le crepe di una società fragile, segnata da alcolismo, isolamento, suicidi giovanili, ma anche da una resilienza comunitaria che sorprende.

Un finale che lascia il segno

Senza fare spoiler, si può dire che “Un segreto di ghiaccio” porta Qaanaaq al limite: tra indizi che non combaciano e verità che gelano il sangue, l’ispettore deve scegliere se affrontare i suoi demoni o lasciarsi travolgere… È un romanzo che non si limita a risolvere un mistero, ma ne apre altri su di noi. Un noir magnetico e glaciale, che fonde il meglio del poliziesco nordico con la ricchezza antropologica della tradizione inuit, inquietando e travolgendo il lettore.

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