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Umberto Eco, i 10 libri più famosi

Ieri ci ha lasciato Umberto Eco, uno dei più grandi scrittori italiani. Vediamo insieme i suoi libri più celebri

MILANO – Il mondo delle lettere piange la scomparsa di Umberto Eco, scomparso ieri all’età di 84 anni. Oltre che di romanzi di successo internazionale, nella sua lunga carriera Eco è stato autore di numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia. Tra i suoi maggiori successi letterari Il nome della rosa del 1980 e Il pendolo di Foucault‘ (1988). Vediamo insieme i suoi 10 libri più famosi.

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PARTECIPATE AL SONDAGGIO: UMBERTO ECO, QUALE TRA I SUOI LIBRI E’ IL VOSTRO PREFERITO? 

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1) Il nome della rosa

E’ un romanzo scritto da Umberto Eco ed edito per la prima volta da Bompiani nel 1980. L’opera, ambientata sul finire dell’anno 1327, si presenta con un espediente letterario classico, quello del manoscritto ritrovato, opera, in questo caso, di un monaco di nome Adso da Melk, che, divenuto ormai anziano, decide di mettere su carta i fatti notevoli vissuti da novizio, molti decenni addietro, in compagnia del proprio maestro Guglielmo da Baskerville. La narrazione si svolge all’interno di un monastero benedettino dell’Italia settentrionale, ed è suddivisa in sette giornate, scandite dai ritmi della vita monastica.

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2) Il pendolo di Foucault

Un romanzo che attraversa diverse epoche storiche. si svolge dall’inizio degli anni sessanta al 1984 tra una casa editrice milanese e un museo parigino dove è esposto il pendolo di Foucault. Si svolge dal 1943 al 1945 in un paesino tra Langhe e Monferrato. Si svolge tra il 1344 e il 2000 lungo il percorso del piano dei Templari e dei Rosa-Croce per la conquista del mondo.  In sintesi: tre redattori editoriali, a Milano, dopo avere frequentato troppo a lungo autori “a proprie spese” che si dilettano di scienze occulte, società segrete e complotti cosmici, decidono di inventare, senza alcun senso di responsabilità, un Piano. Ma qualcuno li prende sul serio.

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3) L’isola del giorno prima

Nell’estate del 1643 un giovane piemontese naufraga, nei mari del sud, su di una nave deserta. Di fronte a lui un’Isola che non può raggiungere. Intorno a lui un ambiente apparentemente accogliente. Solo, su un mare sconosciuto, Roberto de la Grive vede per la prima volta in vita sua cieli, acque, uccelli, piante, pesci e coralli che non sa come nominare. Scrive lettere d’amore, attraverso le quali si indovina la sua storia: una lenta e traumatica iniziazione al mondo secentesco della nuova scienza, della ragion di stato, di un cosmo in cui la terra non è più al centro dell’universo. Roberto vive la sua vicenda tutta giocata sulla memoria e sull’attesa di approdare a un’Isola che non è lontana solo nello spazio, ma anche nel tempo.

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4) Numero Zero

Un perfetto manuale per il cattivo giornalismo che il lettore via via non sa se inventato o semplicemente ripreso dal vivo. Una storia che si svolge nel 1992 in cui si prefigurano tanti misteri e follie del ventennio successivo, proprio mentre i due protagonisti pensano che l’incubo sia finito.

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5) Tre racconti

“La bomba e il generale”: gli atomi malinconici chiusi dentro una bomba e un generale che vuole fare la guerra a tutti i costi. “I tre cosmonauti”: i tre cosmonauti sospettosi che incontrano un marziano con sei mani. “Gli gnomi di Gnù”: un imperatore presuntuoso che pretende di portare la civiltà su un piccolo pianeta innocente e felice. Tre storie raccontate da Umberto Eco e illustrate da Eugenio Carmi, per i bambini, per i grandi, per chi ha bisogno di fiabe.

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6) Storia delle terre e dei luoghi leggendari

La nostra immaginazione è popolata da terre e luoghi mai esistiti, dalla capanna dei sette nani alle isole visitate da Gulliver, dal tempio dei Thugs di Salgari all’appartamento di Sherlock Holmes. Ma in genere si sa che questi luoghi sono nati solo dalla fantasia di un narratore o di un poeta. Al contrario, e sin dai tempi più antichi, l’umanità ha fantasticato su luoghi ritenuti reali, come Atlantide, Mu, Lemuria, le terre della regina di Saba, il regno del Prete Gianni, le Isole Fortunate…Umberto Eco ce le racconta e descrive tutte.

 

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7) La storia de “I promessi sposi”

Quest’opera non un’operazione di riscrittura, ma un appassionato omaggio ai libri che più abbiamo amato. Umberto Eco, Alessandro Manzoni: un matrimonio che s’ha da fare. Il racconto di Umberto Eco traghetta il romanzo più studiato e ingiustamente odiato della storia della letteratura italiana alle nuove generazioni. Le disavventure di Renzo e Lucia, in una Lombardia dominata da un’oligarchia di prepotenti, e sballottata dalle forze incontrollabili della peste, della rivoluzione, e da quelle imperscrutabili della provvidenza.

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8) Baudolino 

In quella zona del basso Piemonte dove, anni dopo, sorgerà Alessandria, Baudolino, un piccolo contadino fantasioso e bugiardo, conquista Federico Barbarossa e ne diventa figlio adottivo. Baudolino affabula e inventa ma, quasi per miracolo, tutto quello che immagina produce Storia. Così, tra le altre cose, costruisce la mitica lettera del Prete Gianni, che prometteva all’Occidente un regno favoloso, nel lontano Oriente, governato da un re cristiano, che ha mosso la fantasia di molti viaggiatori successivi, compreso Marco Polo…

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9) La misteriosa fiamma della regina Loana

Questo romanzo, benché illustrato a colori, è dominato dalla nebbia. In essa si risveglia Yambo dopo un incidente che gli ha fatto perdere la memoria. Non la memoria che i neurologi chiamano “semantica” (egli ricorda tutto di Giulio Cesare e sa recitare tutte le poesie che ha letto in vita sua), bensì quella “autobiografica”: non sa più il proprio nome, non riconosce la moglie e le figlie, non ricorda nulla dei genitori e della sua infanzi.

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10) Il cimitero di Praga 

Simone Simonini è un falsario. Si sposta nell’Europa ottocentesca offrendo i propri servigi a governanti, poliziotti e servizi segreti. Messe nere e attentati dinamitardi, gesuiti, massoni, camicie rosse e carbonari, il suo genio bilioso plasma in silenzio la storia, seminando dietro di sé una scia di rovine e dolore. Dal naufragio in cui muore Ippolito Nievo, all’affaire Dreyfus, alla spettacolare invenzione dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion.

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