“Tutto troppo segreto” di Anna Premoli, il nuovo libro tra misteri e amore

6 Luglio 2025

Se “Tutto troppo complicato” ha rinnovato la commedia romantica italiana, “Tutto troppo segreto” ne è la conferma. Anna Premoli ha reso il romance più consapevole, più dialogante e vicino alla realtà, senza però allontanarsi dai trope narrativi. Per chi ha amato "Tutto troppo complicato", è un ritorno atteso. Per chi

Tutto troppo segreto di Anna Premoli: misteri e amore

Se “Tutto troppo complicato” ha rinnovato la commedia romantica italiana, “Tutto troppo segreto” ne è la conferma. Anna Premoli ha reso il romance più consapevole, più dialogante e vicino alla realtà, senza però allontanarsi dai trope narrativi.

Per chi ha amato “Tutto troppo complicato“, è un ritorno atteso. Per chi ancora non conosce Violante e Amedeo, è un ottimo punto di partenza. Si può leggere come romanzo a sé, ma si può anche decidere di recuperare il precedente e fare un binge-reading per dedicarsi alle indagini di due fiscalisti. Perché sì, in questo romance c’è anche del giallo.

Non solo un romance, ma una commedia brillante

Anna Premoli torna in libreria con una nuova commedia brillante dove investigazioni e sentimenti si intrecciano in un mix irresistibile di mistero, humour e passione.

I protagonisti sono ancora loro: Violante e Amedeo, la coppia rivelazione già al centro di “Tutto troppo complicato” che, dopo aver affrontato un’avventura spericolata sono diventati ormai soci nello stesso studio fiscale — e non solo soci.

Ambientato nella Milano frenetica in cui si muovono, il loro nome comincia a girare non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche tra chi cerca… risposte fuori dall’ordinario.

Un antiquario scomparso e un passato che ritorna

Se nello scorso libro scompare un quadro, qui a sparire è un’antiquario intero: Alfredo Nittis, uomo tanto eccentrico quanto fallimentare.

La polizia liquida la faccenda come una fuga volontaria, ma la moglie non ci sta. E così tocca a Violante e Amedeo indagare, che ormai si sono fatti un nome a Milano. Armati di intuito, ironia e una buona dose di improvvisazione.

La loro indagine, però, li porta indietro nel tempo: una delle piste li condurra a un evento traumatico e mai chiarito, accaduto vent’anni prima, che coinvolge il padre di Violante. Ed è qui che la commedia leggera si tinge di sfumature più intime e profonde.

Anna Premoli si muove con grazia tra, alternando scene brillanti a momenti di vera introspezione emotiva già accennati in “Tutto troppo complicato”.

È con “Tutto troppo segreto” che la storia di Violante prende forma. Come una statua di creta: i segreti legati al padre, le ombre della sua vita, quel suo essere “quadrata” che rendono Violante semplicemente “Violante”, un personaggio a tutto tondo.

L’indagine del quadro rubato nel primo romanzo la costringa a confrontarsi indirettamente con alcune dinamiche irrisolte della sua infanzia; mentre l’indagine sulla scomparsa di Alfredo Nittis l’approfondisce. Ma arriviamo al cuore pulsante del romanzo: il rapporto tra i due protagonisti. Uno slowborn.

Violante, ironica e determinata, si trova a fare i conti con paure antiche e nuove fragilità. Amedeo, più saldo e costante, è la figura che la sostiene, la ascolta, la affianca in ogni fuga rocambolesca e ogni momento di confusione. Tra di loro c’è tensione, complicità, attrazione, ma anche quella paura sottile di rovinare qualcosa di prezioso. Anna Premoli gioca benissimo con i non detti, i piccoli gesti, i dialoghi incalzanti. E quando finalmente si sfiora il punto di non ritorno… lo fa nel modo giusto.

Una commedia rosa… intelligente

Definire “Tutto troppo segreto” una semplice commedia romantica, o un romance, sarebbe riduttivo. La scrittura di Anna Premoli è già premiata con il Premio Bancarella e amata da oltre un milione di lettori in dodici Paesi.

È capace di coniugare leggerezza e profondità, offrendo protagoniste femminili moderne, autonome e mai stereotipate. Ha creato un genere ibrido. Un giallo-rosa, un romance-mistery, dove l’ironia serve a smontare i cliché, non a rafforzarli e il tono è scorrevole, frizzante, ma sempre rispettoso dei temi più delicati: la fiducia tradita, il dolore che si eredita.

Tra libri antichi e fughe spericolate: cosa aspettarsi?

Ci sono inseguimenti, viaggi improvvisi, colpi di scena e sorprese in ogni capitolo e ancora, riflessioni sui legami familiari, sulle scelte che definiscono chi siamo. E, come sempre nei romanzi di Anna Premoli, l’amore arriva con i suoi tempi, senza forzature, al momento giusto.

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