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“Terra contesa”, un libro per scoprire le origini del conflitto tra Israele e Palestina

Il conflitto israeliano-palestinese riguarda tutti e arriva nel cuore dell'Europa a causa di insani gesti di singole persone sconsiderate. Ma come nasce questo conflitto? Un'utile lettura per scoprirlo è "Terra contesa - Israele, Palestina e il peso della storia" di Lorenzo Kamel.

Un libro per scoprire le origini di una “terra contesa” e la scia di odio che ne consegue. Lunedì sera c’è stato un attentato a colpi di kalashnikov in pieno centro a Bruxelles. Sono morte due persone di nazionalità svedese che indossavano la maglia della Svezia. L’uomo che ha rivendicato la sparatoria a Bruxelles su Facebook, in un post fa riferimento alla mobilitazione occidentale a sostegno dello Stato ebraico.

Il conflitto israeliano-palestinese riguarda tutti e arriva nel cuore dell’Europa a causa di questi insani gesti di singole persone sconsiderate. Ma come nasce questo conflitto? Un’utile lettura per scoprirlo è “Terra contesa – Israele, Palestina e il peso della storia” di Lorenzo Kamel.

Terra contesa

Il volume “Terra contesa” fa luce sulle origini più profonde di una disputa iniziata molto prima del 1947, l’anno della partizione della Palestina da parte dell’ONU.

Il ruolo delle religioni, lo sviluppo e la cristallizzazione delle identità, il possesso della terra, le strategie delle grandi potenze e quelle dei paesi arabi, l’antisemitismo e le discriminazioni, le prospettive dal basso degli abitanti che da oltre un secolo si contendono pochi chilometri quadrati: ognuno di questi tasselli è parte di un mosaico in cui spiccano le cicatrici della storia e vengono meno le verità assolute proprie di larga parte delle narrazioni correnti.

Avere il controllo di questi luoghi millenari significa interpretarne il passato. È un aspetto che è rimasto costante nel corso dei secoli. Solo gli interpreti sono cambiati.

L’autore

L’autore di “Terra contesa”, Lorenzo Kamel, ha insegnato e condotto ricerche in università italiane ed estere, tra cui l’Università di Harvard, la Albert-Ludwigs-Universität Freiburg e l’Università Ayn Shams del Cairo.

Dal 2018 Kamel è professore associato di Storia globale e Storia del Medio Oriente e del Nord Africa all’Università di Torino e direttore delle collane editoriali dell’Istituto Affari Internazionali (IAI). Ha vissuto in Israele e in Palestina.

L’attentato il Belgio

La lettura di “Terra contesa” è utile per comprendere cosa sta accadendo nel mondo oggi e perché attentati “nel nome della religione” avvengono ancora in tutto il mondo. Intanto, il presunto autore dell’attentato che ha provocato la morte di due persone nella serata di ieri a Bruxelles “è ancora in fuga”. L’uomo, secondo quanto affermato dal primo ministro del Belgio, Alexander De Croo, “è di origine tunisina e soggiornava illegalmente in Belgio”. Nella capitale belga resta in vigore il livello di allerta 4, il più elevato, sinonimo di minaccia terroristica “grave e imminente”, mentre nel resto del Paese il livello è fissato a 3.

L’attacco terroristico ha colpito al cuore la capitale Ue. Subito dopo l’uccisione dei due tifosi svedesi, sempre secondo le prime testimonianze, l’uomo si è dato alla fuga a bordo su uno scooter. In un video su Facebook l’attentatore afferma di aver “vendicato i musulmani” e di essere “un mujahid dell’Isis”.

La partita di calcio Belgio-Svezia annullata per motivi di sicurezza. Il Consiglio musulmano del Belgio ha condannato con la massima fermezza l’attentato. Le istituzioni Ue hanno alzato il livello d’allerta e chiuso le scuole.

 

 

 

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