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È Tempo di Libri Antichi: libri senza tempo

A Tempo di Libri c’è uno spazio speciale, una porta diretta che si apre su altre epoche: che siate bibliofili più o meno esperti, collezionisti o anche semplici curiosi amanti del bello

MILANO – A Tempo di Libri c’è uno spazio speciale, una porta diretta che si apre su altre epoche: che siate bibliofili più o meno esperti, collezionisti o anche semplici curiosi amanti del bello, ecco lo spazio Tempo di Libri Antichi (pad. 4) a cura dell’ALAI – Associazione Librai Antiquari d’Italia, in collaborazione con Abebooks.it e Maremagnum.com. Ogni anno l’ALAI organizza la Mostra del Libro Antico ma nel 2018 ha accettato l’invito di Tempo di Libri a portare la mostra qui in Fiera, per avvicinare il pubblico più giovane alla magia, al fascino dei libri antichi. Non solo e non necessariamente oggetti da collezione e dai prezzi inaccessibili anzi, bel al contrario, testi fruibili quotidianamente e spesso fonte di un’esperienza sensoriale unica, capace di riportare indietro nel tempo fino al momento in cui quell’opera è stata divulgata per la prima volta, senza la stratificazione di secoli o decenni di edizioni, censure, errori, riscritture.

Il fascino dei libri antichi

Mario Giupponi, Presidente dell’ALAI, spiega: “Abbiamo scelto di portare libri capaci di incuriosire un pubblico non avvezzo al libro antico, per avvicinarlo e mostrare che anche in libri percepiti come molto lontani si possono scoprire elementi di grande attualità, interesse e fascino”. E sulla propria associazione racconta: “Dipendiamo dall’ILAB –  International League of Antiquarian Booksellers, che ha centinaia e centinaia di affiliati, e l’Italia è fra gli Stati con il maggior numero di associati. Fra i nostri ambiti di attività vi è la tutela del commercio del libro antico specie in un periodo, come quello attuale, in cui le limitazioni ai commerci internazionali stanno avendo impennate fortissime”. E spiega: “Bruxelles sta decidendo di imporre l’obbligo di un permesso di importazione verso la Comunità Europea di tutti i beni antichi, compresi i libri, di età superiore ai 250 anni, per limitare il commercio degli stessi ed evitare di finanziare il terrorismo con la compravendita di beni antichi rubati. Questo divieto potrebbe entrare in vigore entro la fine dell’anno e se pensiamo che, inoltre, in Italia il concetto di ‘antico’ legato all’esportabilità di un bene corrisponde a 70 anni, si comprende perché l’ALAI cerchi di tutelare i librai antiquari”.

Volumi sconosciuti e scoperti per caso

L’ALAI redige inoltre la Rivista di cultura del libro, con articoli di carattere accademico a firma dei librai e nati spesso da volumi sconosciuti e scoperti per caso, oppure ritrovati dopo tanto tempo sul mercato come anche studiati per la prima volta. Ma cosa vi aspetta allora nello spazio Tempo di Libri Antichi? Sedici espositori, provenienti da tutta la Penisola, hanno portato circa tremila opere rappresentative di un periodo che va dall’inizio della stampa, 1450 circa, fino alle prime edizioni del Novecento. In mostra e in vendita trovate preziosi esemplari di libri antichi e dagli appassionati e preparatissimi librai potete ascoltare storie e dettagli avvincenti. E così, mentre passeggiate tra volumi, carte e mappe che profumano di passato, fra teche, vetrine e scaffali carichi di piccoli e grandi tesori, può capitarvi di assistere a trattative e osservare chi con estrema delicatezza ma anche trepidazione sfoglia le pagine di libri che custodiscono chissà quali segreti. Come un manoscritto di politica di fine Cinquecento sul benessere e la forza della Serenissima Repubblica di Venezia, molto vicino ad una proposta politica programmatica dei giorni nostri, o un diario che narra le disavventure patite da un viaggiatore, unico sopravvissuto della sua comitiva, costretto a uccidere un suo servo per nutrirsi! Storie che in un incontro venerdì hanno catturato l’attenzione dei ragazzi, come ricorda Gabriele Maspero, membro del Consiglio direttivo dell’ALAI, il quale aggiunge: “Sono solo alcuni esempi della ricchezza cui si può attingere grazie ai libri antichi. È importante che le generazioni più giovani imparino a conoscerli e a considerarli parte della propria quotidianità, e non come oggetti che incutono timore o si associano a qualcosa di chiuso nel passato. Proprio al contrario, sono come una porta nel tempo, che riporta indietro fino alla rivoluzione tipografica che ha dato inizio alla storia moderna, moltiplicando le possibilità di diffusione di culture, messaggi, idee.”.

 

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