Il 19 novembre, l’autrice francese dei record, Valérie Perrin, torna in Italia con un nuovo libro dal titolo “Tatà”, una storia che mescola il giallo e il romanzo storico con un’indimenticabile trama.
Con “Cambiare l’acqua ai fiori”, Perrin ha conquistato il mercato editoriale mondiale. Tradotta in moltissime lingue, si è imposta nella narrativa contemporanea con i suoi romanzi, che raccontano storie molto diverse ma che hanno in comune la profondità, lo stile coinvolgente e, soprattutto, una grande profondità. Oggi scopriamo insieme il suo ultimo, imperdibile romanzo.
“Tatà” di Valérie Perrin
La sinossi del libro
Agnès non crede alle sue orecchie quando viene a sapere del decesso della zia. Non è possibile, la zia Colette è morta tre anni prima, riposa al cimitero di Gueugnon, c’è il suo nome sulla lapide… In quanto parente più prossima tocca ad Agnès andare a riconoscere il cadavere, e non c’è dubbio, si tratta proprio della zia Colette.
Ma allora chi c’è nella sua tomba? E perché per tre anni Colette ha fatto credere a tutti di essere morta? È l’inizio di un’indagine a ritroso nel tempo.
Grazie a vecchi amici, testimonianze inaspettate e una misteriosa valigia piena di audiocassette, Agnès ricostruisce la storia di una famiglia, la sua, in cui il destino dei componenti è legato in maniera indissolubile a un circo degli orrori, all’unica sopravvissuta di una famiglia ebrea deportata e sterminata dai nazisti, alle vicende di un celebre pianista e a quelle di un assassino senza scrupoli, alle subdole manovre di un insospettabile pedofilo e al tifo sfegatato per la locale squadra di calcio, il FC Gueugnon.
Sulla scia di Cambiare l’acqua ai fiori e Tre, Valérie Perrin ci trascina in un intreccio di storie, personaggi e colpi di scena raccontati nel suo stile fatto di ironia, delicatezza e profondità.
Un romanzo attesissimo
L’ultimo romanzo di Valérie Perrin è, fra i lavori fin’ora usciti, il suo più intimo e personale. Ambientato in Borgogna, nel paesino dove la stessa autrice è cresciuta, “Tatà” è un libro che colpisce e innamora.
I lettori francesi non hanno fatto che acquistarlo e leggerlo sin dalla sua uscita: la trama, ricca e avvincente come quella dei gialli, si mescola a personaggi ben sfaccettati che sembra di poter quasi toccare. Le storie d’amore che attraversano le pagine accontentano la nostra sete di romanticismo, di relazioni e di incroci imprevisti.
Valérie Perrin ha lavorato a “Tatà” ininterrottamente per oltre due anni: lo ha rivelato nel corso delle interviste di introduzione all’opera.
In ogni suo romanzo ha racchiuso un po’ di sé raccontando storie e personaggi che ha incrociato sul suo cammino. Questo, insieme all’innata capacità di raccontare l’animo umano e sentimenti, ha reso speciali le opere dell’autrice. E “Tatà” sembra non fare eccezione.
Valérie Perrin
Scrittrice, fotografa e sceneggiatrice, Valérie Perrin è nata nel gennaio del 1967 a Remiremont, nella Francia del Grand-est. Ha dato il via alla carriera come fotografa di scena dopo l’incontro con l’attuale compagno, il regista Claude Lelouch, avvenuto nel 2006.
In parallelo, ha coltivato con passione la scrittura, dando vita nel 2015 ai “Quaderni dell’amore perduto”, un’opera travolgente con cui ha conquistato il pubblico e la critica, ottenendo oltre 15 riconoscimenti.
Da allora, Valérie Perrin ha sfornato un successo dopo l’altro. Il suo capolavoro, “Cambiare l’acqua ai fiori”, l’ha fatta conoscere anche ai lettori italiani, che hanno continuato ad apprezzarla con “Tre”, e che ora trepidano d’attesa per la sua nuova opera, “Tatà”.