Sei qui: Home » Libri » Stefano Mauri, “Il libro si sta adattando a questo nuovo mondo ibrido”

Stefano Mauri, “Il libro si sta adattando a questo nuovo mondo ibrido”

In occasione dell'apertura dei lavori della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri abbiamo intervistato Stefano Mauri, vicepresidente e consigliere delegato di Messaggerie Italiane, per analizzare come sono andate le librerie in questi ultimi 12 mesi

Sul libro e sulla libreria bisognava continuare ad avere fiducia anche negli anni piรน difficili. Oggi esso si sta adattando ai grandi cambiamenti e sta conquistando il suo spazio in questo nuovo mondo ibrido attraverso fenomeni spontanei e autentici. Parola di Stefano Mauri, vicepresidente e consigliere delegato di Messaggerie Italiane, presidente e amministratore delegato di GeMS, nonchรฉ membro del comitato organizzatore della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri. Lo abbiamo intervistato in occasione dell’inizio dei lavori del Seminario della Scuola per Librai organizzato dalla Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri.

Intervista a Stefano Mauri

Tra ritorno in presenza e novitร , torna il seminario della scuola per librai Umberto e Elisabetta Mauri? Quali sono i principali temi e appuntamenti?

I primi tre giorni di scuola riservati agli allievi, a cura di Alberto Ottieri, sono incentrati oltre che sulle tecniche economiche e di marketing sulla centralitร  del cliente mentre lโ€™ultima giornata sul cambiamento, fortissimo, al quale stiamo assistendo in libreria, portato dal vento delle nuove generazioni, del digitale e della pandemia.

 

Quali sono le prospettive future per il mercato dellโ€™editoria?

Lโ€™editoria รจ uno specchio, un camaleonte, che tende ad adattarsi automaticamente ai cambiamenti della societร . Lโ€™editoria di varia non รจ predeterminata dagli editori. Dipende da cosa scrivono gli autori consolidati e i nuovi autori. Sono persone, vivono nella societร  in ogni angolo del mondo e noi editori li cerchiamo, li selezioniamo e diamo loro voce attraverso la pubblicazione. Sono poi i lettori alla fine a decretare i grandi successi che aprono nuove linee editoriali e nuovi orizzonti. Eโ€™ un mestiere preterintenzionale che si adatta al terreno man mano che il futuro avanza.

Il nostro gruppo negli ultimi 10 anni ha avuto un ottimo exploit principalmente per una ragione: non abbiamo mai dubitato del libro. Non siamo cascati nel tranello di credere che il digitale lo avrebbe soppiantato e forse siamo stati i primi a capire che quando la pandemia ha sfollato i giovani dalle scuole e dai locali di ritrovo al web lรฌ avrebbero incontrato il libro con maggiore frequenza. Lo stesso James Daunt. Il libraio piรน grande di sempre, affezionato ospite alla scuola, ci ha ringraziato per avergli dimostrato che sul libro e sulla libreria bisognava continuare ad avere fiducia anche negli anni piรน difficili. E proprio nel momento piรน buio della storia recente, nel 2020, in piena pandemia, lโ€™area distribuzione ha fatto lโ€™investimento piรน grosso di sempre come puรฒ spiegarvi meglio Alberto.

 

Il tema della tavola rotonda di quest’anno รจ il cambiamento generazionale dei lettori e in effetti gli ultimi dati ci dicono che gli adolescenti sono forse i lettori piรน avidi: secondo lei quali sono le ragioni? Il Bonus Cultura ha avuto la sua parte?

Indubbiamente il bonus cultura ha aiutato, tanto che tra i giovani รจ aumentata di parecchi punti la percentuale di lettori. Ma questo non spiega il fatto che quanto accaduto in Italia รจ accaduto anche in USA e Francia come vedremo venerdรฌ. Come dicevo se ci si sposta sul web il libro รจ uno degli oggetti dei quali si parla di piรน. Lรฌ i giovani e soprattutto le giovani hanno trovato i loro scrittori e il libro รจ diventato un attore della socialitร  e degli scambi di commenti. Sono nate nuove influencer, le booktoker, nuove scrittrici, sono nati o si sono sviluppati nuovi generi, come i romance per i young adult, i libri dei videogamer o i manga. Ma sono stati anche rilanciati romanzi serissimi che non avevano avuto in un primo tempo la fortuna che meritavano, come una vita come tante di Hanya Yanagihara.

Insomma il libro si sta adattando ai grandi cambiamenti e sta conquistando il suo spazio in questo nuovo mondo ibrido attraverso fenomeni spontanei e autentici.

 

L’edizione di quest’anno sarร  la prima senza Achille Mauri. Cosa lascia in ereditร  il suo operato al servizio dell’editoria italiana?

Eโ€™ abbastanza impossibile spiegare chi era Achille a chi non lo ha conosciuto di persona, cosรฌ come chi ha avuto la fortuna di incontrarlo, anche brevemente, รจ invece rimasto positivamente colpito dalla sua originale personalitร . Ci provo.

Ha avuto un fratello imprenditore nellโ€™editoria, Luciano, Un fratello artista, Fabio, una sorella amica di tutti gli scrittori piรน importanti, Silvana e poi Ornella che dirigeva una rivista di musica. Era il figlio piรน piccolo e per la sua vivacitร  culturale e artistica รจ stato come nascere in un luna park. Ha frequentato tutti questi mondi con la curiositร  di un fanciullo. Achille era inclusivo, generoso, fantasioso, mai mai mai noioso, sapeva alleggerire ciรฒ che per i piรน รจ pesante e prendere sul serio anche le cose leggere. Metteva le persone al centro, soprattutto i giovani dei quali capiva le ansie e i linguaggi. Ha infuso umanitร  e ottimismo, che faremo di tutto per conservare.

ยฉ Riproduzione Riservata