Il 9 settembre 2025, a 78 anni, ci ha lasciato Stefano Benni, uno dei più amati scrittori italiani contemporanei. Di lui, rimarranno eterni i suoi libri e le sue opere letterarie. Nato a Bologna il 12 agosto del 1947, Stefano Benni è stato un autore poliedrico: giornalista, scrittore, poeta, drammaturgo, sceneggiatore, perfino musicista mancato.
I libri da leggere di Stefano Benni
Il bello dei libri di Stefano Benni è che sai, prima ancora di iniziarli, che ti trasporteranno in un mondo fatto di animali parlanti, personaggi assurdi, incroci sorprendenti di realtà e fantasia capaci di far rinascere il bambino nascosto in ciascuno di noi. Ripercorriamo il suo stile unico attraverso questi suoi libri da leggere.
Forse il libro da leggere più celebre di Stefano Benni. Il Bar Sport è quello dove non può mancare un flipper, un telefono a gettoni e soprattutto la ‘Luisona’, la brioche paleolitica condannata ad un’esposizione perenne. Il Bar Sport è quello in cui passa il carabiniere, lo sparaballe, il professore, il tecnnico (con due n), che declina la formazione della nazionale, il ragioniere innamorato della cassiera, il ragazzo tuttofare. Nel Bar Sport fioriscono le leggende, quelle del Piva (calciatore dal tiro portentoso), del Cenerutolo (il lavapiatti che sogna di fare il cameriere), e delle allucinazioni estive.
Il ‟libro del mondo” secondo Stefano Benni. Un comico, infernale ribollire di storie. Un circo di virtù e di nequizie. Il frastuono degli uomini e dei luoghi comuni. Il silenzio stellare che interroga tutti, eroi silenziosi e ciarlatani della sopravvivenza o del sopruso.
Ogni racconto nasce da una trama che è del tutto frutto della fantasia dell’autore, e i protagonisti sono fra i più disparati, non importa che si tratti di persone, animali o cose. Ogni essere, animato o inanimato che sia, nell’opera di Benni acquista personalità, cuore e anima. Così avviene per il protagonista del primo racconto, un cane molto affezionato al suo padrone, o per il frate che ha fatto voto di silenzio ed è finito per innamorarsi di una donna muta.
Una notte in una casa nel bosco, un gatto fantasma affida a Prendiluna, una vecchia maestra in pensione, una missione da cui dipendono le sorti dell’umanità. Incontrerete personaggi magici, comici, crudeli. Dolcino l’Eretico e Michele l’Arcangelo – forse creature celesti, forse soltanto due matti scappati da una clinica, che vogliono punire Dio per il dolore che dà al mondo. Un enigmatico killer-diavolo, misteriosamente legato a Michele…
Tutto può accadere nel bar sotto il mare. Un bar in cui tutti vorremmo capitare, una notte, per ascoltare i racconti del barista, dell’uomo col cappello, dell’uomo con la gardenia, della sirena, del marinaio, dell’uomo invisibile, della vamp e degli altri misteriosi avventori.
Leggende, sogni, canzoni, versi di un poeta che la tradizione vuole folle e suicida, telefonate attese, contattisti rock, cinghiali assassini, visite di colleghi inopportuni, comiche sorprese, goffi corteggiamenti e inattese tentazioni – tutto riempie di nuova linfa una stagione che si credeva conclusa, e che si riapre sul futuro come un’alba. Martin e tutti quelli che lo circondano sembrano chiusi in un bozzolo di misteri: si tratta di attendere la farfalla che ne uscirà.
Una notte di ottant’anni fa, durante una spaventosa tempesta, una nave scompare tra le onde di Capo Horn. E’ l’inizio di uno dei più affascinanti misteri del secolo. Due famosi scienziati, Achilles Kunbertus e Stephen Lupus, scampano al naufragio e solo dopo tre anni ritornano al mondo civile. Dove sono stati, che cosa hanno visto nel frattempo? Esistono davvero l’albero nuvola, il mangiaombra, la bancaruga, il leometra, il frotz? Il diario dei due scienziati è un’invenzione fantastica o è la testimonianza reale del più terribile prodigio naturale mai scoperto?
La paura è una grande passione, se è vera deve essere smisurata e crescente. Di paura si deve morire. Il resto sono piccoli turbamenti, spaventi da salotto, schizzi di sangue da pulire con un fazzolettino. L’abisso non ha comodi gradini.
Un giorno Lupetto vede un uomo, alto come una nuvola, con una barba immensa e un cane vecchio al suo fianco. Un dio? Una divinità pagana grande e sozza come un letamaio che gli regala, per tutta la vita, una facoltà meravigliosa: un orologio interno, anzi un orobilogio che gli consentirà di correre avanti nel tempo, di vedere quello che accadrà nel mondo e insieme di vivere il suo tempo, tra premonizioni e rivelazioni. Così Lupetto diventa Saltatempo, cresce bislacco e combattivo, mentre il paese dove vive si va trasformando e l’orobilogio con i suoi giri improvvisi e vorticosi prospetta il tempo che verrà.