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Stefania Rossotti, “Voglio trasmettere la forza delle parole”

Con l'uscita del nuovo libro, Stefania Rossotti racconta una grande storia d'amore. Abbiamo colto l'occasione per intervistare l'autrice

MILANO – Stefania Rossotti ha recentemente pubblicato il suo ultimo libro Il giorno uno di noi due che racconta una storia d’amore tra due persone che  si amano per tutta la vita, senza stare insieme. In occasione dell’uscita del libro, abbiamo intervistato l’autrice. Ecco cosa ci ha risposto.

 

Il tuo è libro è tratto da una storia vera?

«No, è un romanzo: nasce dalla tastiera. Ma di certo è fatto di cose vere: vite, sentimenti, relazioni, posti, persone»

 

Perché la scelta di non dare il nome ai due protagonisti?

«Mi piace molto scrivere in prima persona. E questo cancella il nome della protagonista. Credo di aver poi omesso l’identità dell’uomo a cui si rivolge perché mi sembrava ininfluente. Il risultato mi sembra aiuti il lettore a trovare nel libro anche il proprio modo di amare e di vivere».

 

La tua scrittura quale valore vuoi che trasmetta ai lettori?

«La forza delle parole».

 

“Un amore che è metafora di una generazione, quella che ha attraversato gli anni Settanta, che non riesce e non riuscirà mai ad aderire completamente a niente.” Ci spieghi meglio questa affermazione?

 

«Credo che la mia generazione, quella che “ha fatto gli anni Settanta”, sia cresciuta cercando di abbracciare contemporaneamente molte vite. Questo vale soprattutto per le donne, spesso lacerate da scelte che a volte ci sono sembrate opposte: amore o libertà, figli o lavoro, identità o passione, politica o privato, lotta o governo. Abbiamo voluto molto, abbiamo avuto tanto, stiamo pagando tutto».

 

Quali progetti hai per il tuo futuro?

«Scriverò fino a star bene».

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