Vi siete persi il #socialbookday senza trovare nemmeno una frase originale da scrivere? Avete cercato inutilmente sul web e alla fine vi siete arresi a copiare la frase che qualcun altro aveva giร postato? Lo so che leggete tanto e lo so che si รจ trattato solo di un vuoto di memoria, ma per la prossima volta, non fatevi sorprendere impreparati: vi consiglio io qualche testo che ogni lettore, anche il piรน smemorato, dovrebbe avere nella sua libreria.
Il primo testo che mi viene in mente รจ quello a cura di Paolo Mauri per Einaudi โLโarte di leggereโ: si tratta di una vera e propria raccolta di aforismi sulla lettura, ben fatto e che tanti riferimenti bibliografici puntuali che vi potrebbero invogliare a leggere per intero alcuni dei tomi citati. E alla prossima occasione farete un figurone!
Un altro testo da lettore โprofessionistaโ รจ โLโarte di leggere e scrivereโ di Lagercrantz, un trattato in forma autobiografica che puรฒ regalare splendidi spunti di riflessione (da toscanaccia vi consiglierei dello stesso autore โScrivere come Dioโ in cui Lagercrantz parla della Divina Commedia e, credetemi, non si tratta solo dellโennesimo libro su Dante).
Recente e validissimo, โLโistinto di narrareโ di Jonathan Gottschall, in cui vediamo prendere valore di scienza il nostro naturale bisogno di storie, di fiction, di romanzi che ci aiutino ad esplorare mondi, reali ed emotivi, che ci servono per amplificare il nostro punto di vista, per nutrire la nostra anima ed, in sostanza, per stare meglio.
Insomma, con un giorno di ritardo, ma ho detto la mia.
Rachele Bindi
16 ottobre 2014