“Single con criceto” arriva dopo il successo del pluripremiato “Il signor Cravatta”. Con il suo nuovo romanzo, Milena Michiko Flašar indaga un tema delicato con originalità: la solitudine.
“Single con criceto” di Milena Michiko Flašar
La sinossi del libro
Suzu sta bene da sola. Single venticinquenne, non teme di ammettere una scomoda ma semplice verità: l’intimità non fa per lei.
Abita in un minuscolo appartamento in un quartiere anonimo di una metropoli giapponese e fa l’aiuto cameriera in un famiresu. “Vivi e lascia vivere” è la sua filosofia: poche domande e confortevoli silenzi.
La frequentazione più assidua è quella con il suo criceto, che ha adottato più per paura di diventare un’eremita che per autentico bisogno di condivisione. Quando viene licenziata – non è ritenuta abbastanza socievole per lavorare in un ristorante –, l’unica alternativa che le si prospetta è l’impresa di pulizie del signor Sakai.
Che, scopre con sgomento, è specializzata in casi di kodokusha, persone che muoiono sole nelle loro case, la cui morte passa a lungo inosservata.
Ce ne sono sempre di più, ormai: le città crescono, ci si allontana gli uni dagli altri e il confine tra discrezione e disinteresse si fa sempre più sfumato. Così, ci pensa il signor Sakai a svuotare e pulire quegli appartamenti.
All’inizio per Suzu non è facile; è un lavoro triste, dal forte impatto emotivo. Ma, quasi suo malgrado, proprio grazie a questo nuovo impiego comincia a guardare con occhi diversi il mondo che la circonda: vede sgretolarsi le facciate degli altri, mentre quella che lei stessa si è costruita diventa porosa.
Fino a scoprire di avere tantissima vita intorno. Con pennellate lievi e poetiche come la calligrafia giapponese, ravvivate da un sottile dark humour, Milena Michiko Flašar ha trovato una voce fresca e allegra per affrontare un tema difficile come la solitudine. E ha scritto un romanzo pieno di speranza.
Perché dovremmo leggere “Single con criceto”
Suzu vive da sola perché ama la solitudine o perché le sembra di non essere abile nelle relazioni con l’altro? La questione ha un confine labile, labilissimo, che interessa chiunque affermi di amare la solitudine. L’essere umano è un animale complesso, che ha tanto bisogno di sperimentare momenti in solitaria quanto di essere circondato da altri suoi simili.
Il tema della solitudine, sempre più indagato nella nostra epoca per via dell’isolamento contraddittorio causato dai social media, è delicatissimo, articolato e pesante da trattare.
Milena Michiko Flašar è riuscita nell’intento di raccontare questo tratto tipico delle nostre società, ma anche di indagarlo, con una delicatezza senza pari.
La storia è semplice, lineare: Suzu è una giovane donna sicura di amare la solitudine. Vive con il suo criceto e questo le basta. Quando il suo equilibrio viene messo in bilico dalla perdita delle certezze acquisite, il mondo comincia a sgretolarsi, rivelando il substrato che giaceva silenzioso sotto il velo delle apparenze.
Il nuovo lavoro, improbabile e quasi inimmaginabile, la mette in crisi, e la fa rinascere a vita nuova.
“Single con criceto” è un libro luminoso, che con tratti di dark humour e pennellate delicate, racconta le difficoltà di una generazione che troppo spesso non riesce a uscire dal guscio dell’individualità.
Chi è Milena Michiko Flašar
Classe 1980, nata in Austria da madre giapponese e da padre austriaco, l’autrice di “Single con criceto” ha studiato Germanistica, letterature comparate e filologia fra Vienna e Berlino.
Oggi vive a Vienna, dove si divide fra il mestiere di scrittrice e quello di insegnante di tedesco agli stranieri. Il suo romanzo più noto è “Il signor Cravatta”, vincitore del premio Alpha Literaturpreis. Con “Single con criceto”, ottiene numerosi riconoscimenti da parte di pubblico e critici, e si aggiudica alcuni prestigiosi premi, fra cui l’Evangelischen Buchpreis 2024.
Il romanzo appena uscito con Feltrinelli è stato finalista all’Österreichischer Buchpreis 2023 ed è stato annoverato fra i 5 libri più significativi dell’anno dai librai indipendenti.