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Simonetta Agnello Hornby racconta come combattere la violenza domestica

L'autrice racconta come Lady Scotland, avvocato inglese ministro sotto il governo Blair tra il 2000 e il 2010, abbia combattuto la violenza domestica nel Regno Unito e parla del libro scritto con Mara Calloni, ''Il male che si deve raccontare''. I proventi delle vendite contribuiranno a creare la sezione italiana di Eliminate Domestic Violence (Global Foundation). Al termine dell'articolo si può leggere un estratto del libro...

Dall’8 maggio è in vendita in libreria con i tipi Feltrinelli “Il male che si deve raccontare”, scritto con Marina Calloni, professoressa in Filosofia politica e sociale alla Università di Milano-Bicocca: un libro di ricordi (memorie in Sicilia e poi in Africa e in Inghilterra sulla violenza domestica) che al contempo è anche un saggio. Ma NON è soltanto un libro di denuncia. Scrivo infatti su come diminuire e addirittura cancellare la violenza domestica, proteggere le vittime, sostenerle nella comunità e al lavoro. E aiutare i figli.

Lady Scotland,  un coraggioso avvocato inglese diventato ministro sotto il governo Blair tra il 2000 e il 2010, ci è riuscita. Ha creato un sistema semplice ed efficace, basato  su capisaldi che per la prima volta includono i datori di lavoro e l’apparato giudiziario, oltre alle  agenzie già coinvolte come i servizi sociali, il welfare, i servizi sanitari, le scuole ecc. Il suo piano d’azione passa attraverso cinque obiettivi: 1) ridurre il numero degli omicidi legati alla violenza domestica; 2) ridurre la violenza domestica; 3) aumentare le denunce; 4) aumentare il numero dei casi portati in giudizio; 5) assicurare alle vittime protezione adeguata e sostegno su tutto il territorio nazionale. Il risultato del sistema di Lady Scotland è che la violenza (e le morti  a Londra) si sono ridotte in maniera drastica.

Tre punti chiave del sistema offrono protezione e sostegno alle donne maltrattate. Il primo sono le Multi-agency risk assessment conference (MARAC), che sono un nuovo ente statale, con un presidente proprio. Da queste dipendono gli IDVA (Indipendent domestic violence advisor), i consulenti indipendenti specializzati in violenza domestica, allocati al momento del riferimento al MARAC, che compilano un questionario dettagliato con tutte le informazioni rilevanti sulla vittima e sulla sua situazione. L’IDVA seguirà la vittima per tre mesi. Infine il terzo punto chiave consiste nell’offerta di sostegno non solo alle vittime ma anche ai loro figli. Le procedure sono più snelle, più efficaci e mirate. Quando la vittima è segnalata al MARAC, ciascun partecipante del MARAC (servizi sociali, welfare, polizia, sanità, istruzione, istituto per le case popolari, case di accoglienza per donne maltrattete ecc) esamina il questionario e le esigenze più impellenti della famiglia assegnando un punteggio. In base al punteggio raggiunto viene definito il livello di rischio. Nei casi di altissimo rischio gli enti coinvolti formano un sottogruppo coordinato dall’IDVA per decidere la priorità degli interventi: entrano in azione immediatamente e forniscono i loro servizi entro i brevi termini concordati. In Inghilterra gli avvocati hanno il diritto di segnalare ai MARAC le proprie clienti e manterranno contatto con l’IDVA durante il procedimento. Gli avvocati inglesi  specializzati nel diritto dei minori e nel diritto di famiglia, che include la violenza domestica, hanno il diritto di segnalare i propri clienti ai MARAC.

Nel 2010  la Scotland ha fondato Eliminate Domestic Violence (Global Foundation) (Edv GF) di cui è presidente. L’associazione è diventata un punto di riferimento in  tutto il mondo. Marina Calloni sarà la direttrice di Edv Italy, la prima filiale di Edv GF. Ufficialmente l’Associazione sarà costituita a Milano  il 31 maggio e io ne sarò il presidente.

I proventi derivanti da “Il male che si deve raccontare” contribuiranno alla creazione della sezione italiana di Edv e alle attività che, attraverso la Fondazione, hanno l’obiettivo di ridurre ed eliminare la violenza domestica. Da parte sua, la Feltrinelli vende il libro al prezzo di costo, 9 euro. Per questo mi sento di dire ai colleghi e agli amici: “Compratelo, leggetelo e fatelo leggere. La violenza domestica è un problema di tutti, ora sappiamo che si può sconfiggere e cancellare”.

Simonetta Agnello Hornby


15 maggio 2013

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