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Saverio Raimondo, “L’ansia è umana, la tranquillità è disumana”

Saverio Raimondo, famoso comico italiano, nel suo romanzo racconta la sua vita con l'ansia, descrivendola come il motore positivo che muove il mondo

MILANO –  E se l’ansia non fosse solo un male? Saverio Raimondo, nel suo libroStiamo calmi. Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare l’ansia ha raccontato in maniera ironica e divertente come questa condizione non deve essere per forza negativa. Anzi. Come afferma lui stesso “l’ansia è umana, la tranquillità è disumana”. L’ansia è il motore che muove il mondo, perché permette di muoversi con preoccupazione e quindi cura in ogni ambito. Inoltre, dal punto di vista di un comico, l’ansia crea situazioni divertenti e che fanno ridere. L’autore stesso racconta che per la paura dell’aereo, del resto “perché andare contro la forza di gravità, non mi ha mai fatto niente!”, si è spinto addirittura a prendere due treni, piuttosto che volare fino a Londra. Questo sentimento, che accomuna la maggior parte della popolazione, non deve spaventare, anzi è la forza che permette di andare avanti.

 

La positività dell’ansia

“Se siamo ansiosi stiamo bene, perché l’ansia è aver paura di qualcosa che potrebbe accadere, ma che non sta accadendo. Se le cose anno male non si è in ansia”. Un libro ironico e divertente in cui Saverio Raimondo descrive la sua vita da “ansioso”. Un sentimento con il quale convive fin da bambino, a causa della madre che, per convincerlo a non avanzare il cibo, gli diceva “Mangialo, che stai morendo”. Il sentimento con gli anni si è manifestato  in ogni ambito della vita, dal lavoro alle relazioni sentimentali. Ma l’ansia è un fattore positivo, perché solo il vero ansioso può essere preoccupato di quello che succede, interessato a conoscere ogni circostanza e avvenimento che lo circondi. Nel suo libro Saverio dedica un capitolo al rapporto tra l’ansia e la storia, illustrando come i principali personaggi storici in realtà siano persone caratterizzate dall’ansia di conoscere e scoprire tutto. Da Augusto a Colombo, da Leonardo a Lutero, il vero motore della storia e della scoperta sarebbe stata proprio l’ansia! Come si augura l’autore “Abbiamo bisogno dell’ansia al governo, abbiamo bisogno di gente preoccupata e che soprattutto  si preoccupi”. Un libro ironico che racconta l’ansia dal punto di vista di un vero ansioso, ma  guardandola da un punto di vista completamente innovativo. Non un manuale di auto-aiuto dunque, semmai di aiuto-aiuto. Ma senza panico.

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