3 saggi imperdibili in uscita nel mese di luglio 2025

4 Luglio 2025

Scopri i libri di saggistica più attesi del luglio 2025: da etica e IA, a Corea contemporanea, fino alle radici contadine. Tre uscite profonde per lettori curiosi.

3 saggi imperdibili in uscita nel mese di luglio 2025

Luglio è il mese in cui la lettura trova spazio tra un tuffo, un tramonto e le ore lente delle vacanze. Se cerchi saggistica che parli di futuro, di culture diverse e di radici spesso dimenticate, ecco tre libri in uscita che fanno al caso tuo.

Paolo Benanti, Noemi Pelagalli e Angelo Floramo offrono riflessioni su intelligenza artificiale, Corea contemporanea e civiltà rurale. Tre sguardi diversi, capaci di creare un immaginario ricco, accattivante e insieme rigoroso. Ecco perché vale la pena portarli in valigia questa estate.

3 saggi in uscita a luglio 2025

I tre saggi in uscita a luglio condividono un tratto unificante: sono letture capaci di accompagnare l’estate con lentezza e profondità.
Benanti ci invita a riflettere sull’etica dell’era digitale; Pelagalli ci porta a conoscere una nazione in divenire; Floramo ci richiama alla terra e alle radici del nostro passato.

Sono libri che si prestano tanto alla lettura in un pomeriggio d’ombrellone quanto a momenti più meditativi, lontano dai rumori, con la voglia di comprendere meglio il mondo, se stessi e il futuro. In piena estate, possono diventare strumenti di arricchimento personale, capaci di offrire nuove domande più che risposte semplici.

L’uomo è un algoritmo?” di Paolo Benanti

Già docente tra istituzioni importanti come Università Cattolica, Pontificia Gregoriana e membro della Commissione AI per Palazzo Chigi, Paolo Benanti torna con un saggio che si annuncia cruciale: “L’uomo è un algoritmo”.

Il testo prosegue idealmente il percorso di Human in the loop (2022), dove Benanti introduce il concetto di “algoretica”, ovvero la necessità di integrare valori umani e responsabilità etica nell’universo algoritmico.

In questo nuovo libro, Benanti parte dal mito di Ulisse per riflettere sulle due dimensioni dell’intelligenza umana — νοῦς (intuizione) e μῆτις (pratica). Quindi affronta l’arrivo esplosivo dei Large Language Models (LLM): ChatGPT e simili.

La sua tesi è semplice e potente: non siamo di fronte a macchine malvagie, ma a un invito urgente a riaffermare la nostra centralità etica. Se non regoleremo la lingua algoritmica, rischieremo di perdere la nostra capacità di comprendere e orientare il mondo.

A linguaggio, filosofia, informatica e teologia Benanti unisce riflessioni di Turing, Searle, Scheler e Jonas, delineando un progetto interdisciplinare. Il risultato è un saggio accessibile ma strutturato, pensato tanto per addetti ai lavori quanto per lettori curiosi che sognano un futuro tecnologico fatto di umanità, consapevolezza e valori.

 

Made in Korea” di Noemi Pelagalli

Altri scenari, altre contraddizioni. “Made in Korea” di Noemi Pelagalli ci conduce nel cuore delle passioni globali: K-pop, K-drama, fermentazioni culinarie, tensioni geopolitiche.

Ma l’obiettivo di Pelagalli non è un resoconto celebrativo; desidera raccontare il terreno che ha consentito l’esplosione della Korea Wave. Autrice e accompagnatrice di viaggi in Corea del Sud, Noemi Pelagalli mette il lettore al centro del fenomeno per leggere la Corea in tutte le sue sfaccettature.

Nel saggio, l’autrice parte da osservazioni quotidiane — dai concerti K-pop importati in Italia a Netflix, fino all’Expo e alla cucina fermentata — per ricostruire la direzione di un Paese che sembra vivere “nel presente del futuro”.

Un luogo capace di sorprendere con contraddizioni continue, dove storia millenaria e innovazione radicale si mescolano ancora oggi. Per il lettore occidentale senza troppe conoscenze pregresse, questo libro offre un viaggio tra le radici storiche e culturali della Corea moderna.
È un ponte tra mondi, pensato per chi vuole capire la genesi di un fenomeno globale, più che restare ai margini del suo semplificato entusiasmo.

 

Vita nei campi” di Angelo Floramo

Dal teatro digitale al cuore rurale del nostro passato: “Vita nei campi” di Angelo Floramo esplora la civiltà contadina europea.

Un lunario pagano fatto di miti, riti, leggende, feste e lavoro. Floramo — medievista friulano e docente — utilizza piccole narrazioni episodiche per raccontare come lo scorrere delle stagioni plasmi le comunità rurali e i loro uomini.
Il libro si struttura come un calendario agricolo e spirituale: mulini, taverne, laboratori rurali, feste sacre e pagane, semine, raccolti, tradizioni tramandate.

L’autore non idealizza la vita contadina, ma ne svela la complessità, facendo emergere valori dimenticati come la relazione tra uomo e animale, terra e cielo, lavoro e rito. In questo senso, Vita nei campi diventa indispensabile «per non perdere la bussola e per conoscere la dimensione più umana e naturale del nostro vivere».

La postfazione di Armando Mucchino arricchisce l’opera di una prospettiva antropologica, che amplifica il valore simbolico della cultura popolare.

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