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Rossella Calabrò, ”Vi racconto le paturnie di noi donne in 50…smagliature”

Dopo aver voluto raccontare l'uomo medio attraverso il personaggio di Gigio, ora tocca all'altra metà del cielo, rappresentata da Gina. Sulla scia del successo avuto con ''50 sbavature di Gigio'', torna Rossella Calabrò con ''50 smagliature di Gina'', il libro scritto per Sperling & Kupfer che uscirà domani in versione ebook e successivamente in tutte le librerie dal 20 novembre...

Dopo il successo avuto con “50 sbavature di Gigio” l’autrice e blogger esce domani con “50 smagliature di Gina”, dove racconta in modo ironico il mondo delle donne
 

MILANO – Dopo aver voluto raccontare l’uomo medio attraverso il personaggio di Gigio, ora tocca all’altra metà del cielo, rappresentata da Gina. Sulla scia del successo avuto con “50 sbavature di Gigio”, torna Rossella Calabrò con “50 smagliature di Gina”, il libro scritto per Sperling & Kupfer che uscirà domani in versione ebook e successivamente in tutte le librerie dal 20 novembre. L’autrice, già copywriter e blogger, racconta la sua ultima fatica letteraria e ammette di star già pensando ad un terzo libro, proprio come fatto da E.L. James con le sue “50 sfumature”, la trilogia da cui ha tratto ispirazione. In fondo all’articolo, un’anteprima del libro.

 

Dalle sbavature di Gigio alle smagliature di Gina. Da cosa nasce l’idea di questo secondo libro?
Mi sembrava giusto, dopo aver preso in giro gli uomini – Mr Grey e anche il nostro Gigio – fare dell’ironia anche su noi donne. Naturalmente ognuna si riconoscerà in qualche smagliatura, non in tutte, anche perché le donne, a differenza di quanto si dice sugli uomini, non sono tutte uguali.

 

Quanto c’è di autobiografico in questo libro?
La Gina c’est moi. E anche molte mie amiche.

Credi che le donne oggi siano più vicine ad Anastasia di 50 sfumature, o si comportino più come la protagonista del tuo libro?
Mah, Anastasia è un personaggio che io non ho capito fino in fondo. Prima è timida, impacciata, insicura; poi, nel giro di pochi mesi, diventa autoritaria peggio di Mr Grey. C’è da dire che Mr Grey, nello stesso tempo, finisce con l’assomigliare un po’ a lei, e forse è questo il gioco che ha voluto fare l’autrice. La Gina invece è fedele a se stessa, perché io non credo un granché nei cambiamenti del carattere. Crescendo ci si gestisce meglio, questo sì, ma, cambiare, non si cambia. Io per esempio reagisco alle situazioni esattamente come reagivo, in termini emotivi e con le debite proporzioni, a cinque anni.

 

Sei al secondo libro della “saga”. Per restare fedele alla trilogia di E.L. James, ce ne sarà anche un terzo?
Io un’idea che mi diverte l’avrei, ma in realtà Cinquanta smagliature di Gina è la risposta a Cinquanta sbavature di Gigio, non più alla trilogia. O, ancora, è un gioco ironico, tanto quanto il Gigio, dedicato alle donne. O agli uomini che hanno voglia di sbirciare tra le smagliature interiori di ogni donna.

Dopo Gigio e Gina, hai già idea di chi può essere il protagonista stavolta?
Ehhh, non posso mica dirlo.

E.L. James a parte, ci sarebbe qualche altro caso editoriale che ti sarebbe piaciuto “dissacrare” con la tua ironia? Hai già in mente un’eventuale vittima?
Guarda, io ho il massimo rispetto per i casi editoriali, perché comunque c’è dietro il lavoro di molte persone di valore, oltre allo zampino della fortuna, che rispetto ancora di più. Certo, la trilogia era davvero irresistibile da prendere un pochino in giro. Per quanto mi sia divertita a leggerla, eh, sia chiaro. Però, insomma, dai, certe, uhm, sfumature anni Cinquanta non si potevano lasciare lì senza controbattere. Con ironia, perché è il mio modo di essere. E con l’incapacità di stare zitta. Come quando avevo cinque anni, appunto. Gine si nasce.

5 novembre 2012

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