Apre oggi venerdì 9 maggio la nuova libreria Rizzoli Milano, una libreria iconica che dal 1949 accoglie generazioni di lettrici e lettori appassionati, scrittori e figure di spicco dell’editoria, diventando negli anni un simbolo della storia culturale della città e del Paese.
Dopo un importante progetto di rinnovamento che ne ha valorizzato l’identità, la libreria si presenta nella sede storica in Galleria Vittorio Emanuele II con nuovi spazi e un’offerta rivisitata, un ricco calendario di eventi e una vocazione internazionale ancora più marcata.
Il profondo legame tra libreria e Milano
“Rizzoli Milano è molto più di una semplice libreria. È uno spazio unico nel suo genere, pensato per favorire l’incontro e il dialogo, capace di coinvolgere un’ampia platea di amanti dei libri. In uno dei luoghi più celebri della città, coniuga il fascino di una “bottega storica” con un’offerta culturale contemporanea e dinamica, offrendo al pubblico una finestra aperta sul mondo”, ha dichiarato Carmine Perna, Amministratore delegato di Mondadori Retail.
“Questo progetto è anche il simbolo di un legame profondo – che si rinnova ogni giorno da oltre 75 anni – con la città di Milano, grazie alla collaborazione con il Comune, dimostrando come la lettura e la cultura siano parte fondante della vita milanese e una delle sue più grandi ricchezze”, conclude Perna.
La libreria Rizzoli Milano
Il progetto di rinnovamento di Rizzoli Milano rappresenta una tappa strategica nel piano di sviluppo di Mondadori Retail, la società del Gruppo Mondadori che gestisce il più esteso network di librerie in Italia, con oltre 500 punti vendita diffusi sul territorio: in programma nel 2025 l’apertura di circa 30 nuovi store, tra negozi in gestione diretta e in franchising.
Progetti che confermano l’impegno costante del Gruppo Mondadori per la valorizzazione delle librerie quali luoghi centrali per la promozione della lettura, l’incontro e il dialogo culturale.
La presentazione
Nel corso dell’evento di presentazione è intervenuto Antonio Porro, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori, e i saluti istituzionali di Emmanuel Conte, Assessore al Bilancio, Demanio e Piano straordinario Casa del Comune di Milano.
La presentazione della nuova Rizzoli Milano è proseguita con un momento di confronto dal titolo “Rizzoli Milano, una libreria storica per pubblici contemporanei. Un luogo di incontro dove la cultura vive tra eventi e internazionalità”, che ha visto dialogare Carmine Perna, Amministratore delegato di Mondadori Retail, con Véronique Cardi, Présidente-Directrice générale Éditions JC Lattès, Paola Dubini, professoressa di Management dell’Università Bocconi, e Beppe Severgnini, giornalista e scrittore.
ll dibattito – moderato da Alessandra Tedesco – ha approfondito il ruolo delle librerie come presìdi culturali, attivi nelle comunità urbane e internazionali, ed esplorato la capacità di Rizzoli Milano nel riuscire a coniugare la sua identità di bottega storica con una vocazione cosmopolita.
Da un’intervista che Mondadori Retail ha condotto su una selezione di affezionati clienti italiani delle proprie librerie, con l’obiettivo di approfondire la percezione del ruolo culturale delle librerie e, in particolare, di Rizzoli Milano, è infatti emerso con chiarezza il valore simbolico e l’identità della libreria:
– il 70% la riconosce come una libreria storica;
– il 57% la considera un simbolo del capoluogo lombardo;
– il 31% ne sottolinea il respiro internazionale.
Rizzoli Milano è capace di attrarre lettori di tutte le età e provenienza geografica – dai cittadini milanesi ai visitatori internazionali, questi ultimi pari al 40% circa dei clienti della libreria – fino ai giovani che sempre più si rivolgono alla lettura in lingua originale.
A questo proposito è intervenuta Paola Dubini, professoressa di Management dell’Università Bocconi, che ha sottolineato: “Milano è città internazionale non solo perché attira turisti da tutto il mondo, ma perché a Milano vivono numerose comunità internazionali.
È importante che ci sia un luogo di cultura in grado di accogliere i milanesi, quelli “storici”, i loro figli cosmopoliti, e tutte le persone che dal mondo hanno deciso di fare di Milano la loro casa, oltre a chi attraversa la galleria. Questo è l’elemento di specificità della libreria Rizzoli che me la fa sentire particolarmente vicina”, ha concluso Dubini.
La fruizione delle librerie in Europa
L’incontro è stato anche un’occasione per approfondire l’evoluzione delle abitudini di lettura e di fruizione delle librerie in altri contesti europei, con uno sguardo in particolare alla Francia. Attraverso il contributo di Véronique Cardi, Présidente-Directrice générale Éditions JC Lattès, è stata offerta una panoramica sul mercato editoriale francese, evidenziando affinità e differenze nel legame tra i lettori e le librerie.
“Sono felice e onorata di essere stata invitata alla riapertura della storica libreria Rizzoli a Milano, per ribadire il ruolo centrale che le librerie hanno avuto e continueranno ad avere in Italia come in Francia”, ha dichiarato Véronique Cardi, Présidente-Directrice générale Éditions JC Lattès.
Beppe Severgnini e il ruolo culturale delle librerie
Un ulteriore elemento di confronto è stata la testimonianza di Beppe Severgnini, giornalista e da sempre autore Rizzoli, che ha condiviso riflessioni e aneddoti offrendo il suo punto di vista di scrittore, lettore e visitatore di librerie italiane e internazionali. In un dialogo ricco di spunti, l’autore ha messo in luce il ruolo culturale e simbolico delle librerie come luoghi di incontro, scoperta e memoria.
“Sono un autore Rizzoli fin da quando avevo i capelli neri, con ‘Inglesi’ nel 1990. Sono seguiti più di venti titoli, fino a ‘Socrate, Agata e il futuro’, nel 2025. In questi trentacinque anni mi sono convinto di una cosa: una libreria, come una casa editrice, è una comunità immaginata. Come una nazione, una squadra di calcio, un’associazione.
Talvolta gli editori e gli autori si distraggono, e se ne dimenticano. I lettori, no. I lettori intuiscono che dietro un editore c’è una storia, un carattere, un progetto, un profumo”, ha dichiarato Beppe Severgnini.
L’offerta della nuova libreria Rizzoli Milano
Completamente ridisegnata negli spazi e nei servizi, la nuova Rizzoli Milano risponde alle esigenze di un pubblico contemporaneo, multigenerazionale e internazionale.
La libreria si sviluppa su due livelli, su una superficie complessiva di 755 metri quadri, con quattro ampie vetrine affacciate su Galleria Vittorio Emanuele II.
La proposta si articola in numerose aree tematiche che accompagnano i visitatori in un percorso emozionale tra libri e architettura.
Al piano terra, il visitatore è accolto in un ambiente confortevole e innovativo, dedicato a tutti gli amanti dei libri. Dopo un’ampia area con le principali novità editoriali, romanzi e best seller, si accede a un nuovo reparto con accessori, guide e idee regalo ispirati alla città di Milano.
Proseguendo, il visitatore potrà immergersi nella celebre sala Ottagono della libreria Rizzoli, dove trovano spazio un’accurata proposta di libri, un ricco catalogo di titoli in lingua originale: l’ambiente è impreziosito da tavoli in legno di ciliegio, in omaggio all’immaginario cinematografico della libreria Rizzoli di New York, con lampade di design, facenti parte del patrimonio storico della bottega Rizzoli Milano.
Nel percorso verso il piano inferiore, il visitatore potrà apprezzare un’area per tutti gli amanti di prodotti di cartoleria, per la scrittura e articoli da regalo e la scenografica scala che corre intorno all’ascensore panoramico della libreria.
All’arrivo al piano -1, si è accolti da una grande R circondata da una parete di libri dedicata alle aree tematiche della libreria, come in una sorta di filo d’Arianna.
Il livello -1 ospita la nuova sala eventi – dedicata a presentazioni, incontri con autori e dialoghi con il pubblico – affacciata su un’ampia parete con libri illustrati d’arte, design e fotografia, tempo libero, viaggi, turismo e pezzi di design che celebrano l’unicità di Milano, selezionati dagli archivi dei più rilevanti produttori italiani.
Sempre al piano -1, è presente il reparto narrativa e una rinnovata area saggistica – con una nuova configurazione di tavoli e spazi per la lettura e la consultazione – impreziosita dagli storici lucernai della libreria di forma ottagonale in corrispondenza del camminamento della Galleria.
Arricchiscono l’offerta lo spazio di gioco e di intrattenimento “We Are Junior”, dove i bambini e i lettori più giovani potranno scoprire il mondo dei libri in un ambiente stimolante pensato su misura per loro. La nuova area si distingue dal resto della libreria per le inconfondibili tonalità gialle del format riservato ai più piccoli, e offre una selezione accurata di libri illustrati, prime letture, giochi educativi e momenti di animazione, rendendo la libreria un luogo accogliente anche per le famiglie.
A completare l’offerta del piano lo spazio dedicata agli e-reader Kobo, con accessori e gift card.
Nell’ottica di un’esperienza d’acquisto sempre più attenta alle esigenze delle persone, la libreria è arricchita da una serie di servizi, tra cui una nuova sala di lettura polifunzionale che rafforza l’identità della libreria come luogo di incontro e scambio.
Inoltre, su entrambi i piani della libreria, sono presenti schermi touch Trovalibro – in lingua italiana e inglese – che facilitano l’esplorazione dei prodotti permettendo ai lettori di capire facilmente dove si trova il libro che stanno cercando nel punto vendita, le casse automatiche per semplificare l’esperienza d’acquisto e il servizio Click & Collect che permette al cliente di acquistare online sul sito della libreria e ritirare in negozio.
Il progetto architettonico
Il progetto di riqualificazione architettonica della nuova Rizzoli Milano – firmato dallo studio Paolo Lucchetta Retail Design, con Virginia Lucchetta e Gianluca Trovó – si è focalizzato sul preservare l’identità storica della libreria, valorizzando allo stesso tempo la sua vocazione contemporanea.
Sono stati custoditi e rinnovati gli elementi distintivi – come le iconiche maniglie in ottone a forma di “R”, la pavimentazione blu inchiostro, i pilastri in ghisa, i lucernari a forma di ottagono e le volte originarie ideate da Giuseppe Mengoni per la Galleria Vittorio Emanuele II – oltre all’articolazione degli spazi e all’utilizzo del ciliegio americano negli arredi.
Parallelamente sono state introdotte soluzioni architettoniche innovative, capaci di rendere gli spazi più espressivi e funzionali a partire dalle vetrine, concepite come aree di rappresentazione e racconto dei libri esposti. Rinnovata anche l’illuminazione, grazie a un attento progetto di relamping con effetti teatrali e al tempo stesso più sostenibili.
Tutti gli arredi sono stati ridisegnati per stimolare la curiosità e il piacere della scelta, favorendo una relazione più personale e interattiva con i libri e i prodotti anche attraverso la grafica e la comunicazione visiva all’interno del punto vendita.