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”Stupore e tremori” di Amélie Nothomb, romanzo breve per chi ha voglia di una lettura alternativa sia per forma che per ambientazione

''Stupore e tremori'' è la storia di Amélie, ventenne belga, che riesce a farsi assumere da un'importante multinazionale nipponica, la Yumimoto, coronando così il suo sogno di tornare in Giappone...

Stupore e tremori” è la storia di Amélie, ventenne belga, che riesce a farsi assumere da un’importante multinazionale nipponica, la Yumimoto, coronando così il suo sogno di tornare in Giappone, Paese nel quale è nata e cresciuta. Il suo entusiasmo, tuttavia, viene subito smorzato dal duro impatto con la realtà del luogo, così diversa dai bei ricordi che serbava dai tempi dell’infanzia.

L’ambiente lavorativo alla Yumimoto è molto rigido e basato su un complesso sistema gerarchico, ci sono regole ferree da rispettare e tutto ciò le viene costantemente ribadito senza troppi preamboli dalla sua superiore, Fabuki Mori, donna dalla bellezza quasi irreale, ma dall’animo algido, non a caso la traduzione del suo nome è ‘tempesta di neve’.

Amélie fa molta fatica ad integrarsi e a recepire il sistema giapponese e ne paga subito le conseguenze con una serie di spietati declassamenti dal ruolo di traduttrice a quello di aiuto contabile, seguito da quello di addetta alla preparazione del tè, fino all’ultimo incarico: guardiana dei cessi, che coincide anche con la scadenza del suo contratto e con il rientro in Europa.

Questo è il romanzo più autobiografico di Amélie Nothomb, che riesce a descrivere la sua esperienza personale in maniera ironica, tramutando le innumerevoli situazioni grottesche in irresistibili siparietti comici. Non è necessario conoscere a fondo la cultura giapponese per immaginare che gli eventi descritti, per quanto estremizzati, siano del tutto reali e che siano causa di un grande smarrimento per la giovane protagonista, ignara di certe dinamiche totalmente inesistenti nel resto del mondo.

E’ un romanzo breve e molto divertente, lo si può leggere in poche ore, proprio grazie alla fluidità nello stile e all’irresistibile comicità dell’autrice. Consigliato a chi ha voglia di una lettura alternativa sia per forma che per ambientazione. Le reazioni più immediate saranno due: voglia di organizzare un viaggio in una terra tanto lontana quanto affascinante come il Giappone e/o leggere altre opere della Nothomb, che resta una tra le scrittrici contemporanee più originali e stimolanti.
 

Flavia Vitale

 

7 dicembre 2014

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