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“Questo non è un libro”, un’opera che incoraggia il lettore a mettersi in gioco

Qualche mese fa ho acquistato un libro perché incuriosita dal suo contenuto e dal titolo decisamente originale. Pensavo che vi avrei trovato degli spunti da proporre ai ragazzi nelle attività di Laboratorio in Comunità ma le cose sono andate diversamente e Questo non è un libro, dell’ottima Keri Smith, è finito nel reparto “libri da leggere” in paziente attesa di ricevere nuovamente la mia attenzione.

Quel momento è arrivato, oggi pomeriggio ho dedicato a Questo non è un libro tutta l’attenzione che merita, restando sorpresa e affascinata da questa lettura. Ho desiderato avere dieci anni per poter fare tutte le cose che Keri Smith propone! In realtà, questo è uno di quei libri (ops… mi scuso con l’autrice per averlo definito tale!) adatti a lettori di età compresa tra i sei e i novant’anni, basterebbe avere il tempo di fermarsi e giocare con ogni singola pagina, come solo i bambini – ahimè – possono fare.

Sarebbe ingiusto e riduttivo definirlo un testo interattivo perché è molto più di questo, direi che lo si può paragonare a un generatore di idee creative e, per usare un linguaggio scolastico, a un quaderno operativo dove è possibile svolgere attività e operazioni emotive e cognitive che stimolano l’intelligenza e la capacità espressiva dei nostri figli, studenti o pazienti, restando sempre in una dimensione ludica che diverte e distende anche dalle piccole ansie scolastiche e/quotidiane.

Keri Smith incoraggia il lettore a mettersi in gioco, operare delle scelte, formulare idee e pensieri, scoprire desideri, vivere piccole e nuove esperienze invitandolo ad uscire, ad andare all’aperto e ad interagire con l’altro. Il non-libro diventa lo strumento di una comunicazione non virtuale ma basata sullo scambio verbale e sulla parola scritta. Mi accingo a regalarlo a mia figlia che di anni ne ha quasi undici, lei appartiene all’era di internet e della comunicazione veloce, all’era delle domande e delle risposte fornite da Google in un nano secondo… io mi auguro che Questo non è un libro possa aiutare lei ed i suoi coetanei (ma non solo) a rallentare un po’, anche solo il tempo necessario per rendersi conto di che dono splendido sia la loro giovane ed acuta intelligenza.

Marinella Brizza

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