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“Non sentire il buio” di Fabio Morici, un intreccio cinematografico

Azione, mistero, suspense a volontà, un bel pizzico di follia e romanticismo quanto basta … ecco gli ingredienti di “Non sentire il buio”, il nuovissimo romanzo di Fabio Morici.
Per la seconda volta, infatti, dopo “Appena il tempo di andar via”, vediamo l’attore e scrittore romano alle prese con colpi di scena, flashback, storie dentro le storie e sospensioni temporali, in un intreccio che potremmo definire squisitamente cinematografico e, perché no, anche alquanto astuto, per come riesce a tenere il lettore incollato, nell’attesa di sapere come è andata a finire.
Tre ragazzi, tre sensi, tre passioni, tre modi di vedere la vita e, soprattutto, tre percorsi diversi che, partendo dal medesimo luogo, s’imperviano in direzioni opposte, ma unite, allo stesso tempo, da piccole insenature, viottole, stradine invisibili o comunque ben nascoste, verso un destino che li ha sempre e indissolubilmente tenuti legati. D’altra parte, non dipende sempre da qualcun altro l’evolversi delle nostre vite? Non è sempre la decisione di qualcun altro a cambiare il nostro destino? E non sta in come ci relazioniamo con il mondo “la differenza se una cosa accade o non accade” ? Indubbiamente si, ma perché ? Forse, questo è il grande mistero a cui il nostro giovane autore cerca di trovare una spiegazione; forse, il suo saltare, come egli stesso ammette, tra “il romantico e il folle” è il suo modo per cercare di rispondere a quella fatidica domanda che tutti noi, almeno una volta nella vita, ci siamo sicuramente posti: che senso ha tutto? La domanda per eccellenza. Quella che non avrà mai un’unica risposta, ma tante, infinite, possibili soluzioni, tutte diverse, di persona in persona, di caso in caso, e da cui scaturiscono sempre e inevitabilmente altrettante domande.
E se non mi fossi trovato lì, in quel preciso istante …
E se non fossimo mai andati su quella spiaggia, quel giorno …
E se non avessimo letto quelle parole …
E se non l’avessi mai incontrata …
Domande che ci fanno dubitare fortemente di chi siamo, spingendoci a cercare disperatamente un posto da considerare davvero nostro, per anni e anni, finché un giorno, all’improvviso, un nuovo, fantastico e insospettabile modo di percepire le cose rende tutto, o quasi, più chiaro. Ed è un po’ quello che sembra accadere ai tre protagonisti di questa elettrizzante storia : spinti, infatti, fin da adolescenti a intraprendere un tortuoso, nonché romantico viaggio dentro e fuori se stessi, si ritroveranno, ormai adulti, su quella stessa, inconsapevole spiaggia, all’alba di un’illuminante giornata; e, solo allora, come folgorati da un’inaspettata ma familiare scossa, dissotterreranno finalmente le loro tanto bramate risposte, forse …

 

Tatiana Torraco

 

 

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