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‘Il caso Eddy Bellegueule’, l’urgenza di un racconto

Finito, finito in un fiato, finito con la stessa urgenza con cui รจ stato raccontato. Ci sono libri che si fanno leggere, svogliatamente o lentamente, e libri che chiedono con luciditร  e presenza di essere divorati...

Il caso Eddy Bellegueule‘ – Édouard Louis

 

Finito, finito in un fiato, finito con la stessa urgenza con cui è stato raccontato. Ci sono libri che si fanno leggere, svogliatamente o lentamente, e libri che chiedono con lucidità e presenza di essere divorati. Oggi Bellegueule è un giovane intellettuale di nome Édourd Louis che, come leggevo in un’intervista, ha rivendicato ‘il diritto di farla finita con quello che si è stati, per inventarsi in un altro modo’. Oggi la sua vita è molto diversa da quando a 19 anni raccontava la sua storia nelle fitte pagine di questo libro. Al di là della storia di denuncia – denuncia dell”ignoranza, dell’incapacità, del contesto sociale che crea l’individuo quasi quanto il contesto familiare – quello che resta è una richiesta: la richiesta al lettore di esserci, di essere presente a questa storia, presente nel unire la voce, presente nel non dimenticare che oggi tutto questo accadeanche qui, in questa parte di mondo, accade anche ora, in questi anni che tanto vogliono parlare di avanguardia e che troppo spesso celano denunce di assenze e mancanze.

 

Una scrittura lineare e pulita, priva di manierismi, racconta con crudezza la storia di una vita lacerata dalla lotta del tentare di essere quello che non si è. Eddy è il primo a violentare se stesso nel cercare di essere altro da quello che la sua natura è, perchè forse solo allora verrà accettato dalla sua famiglia, dai suoi amici, da quel contesto dell’intorno che crea modelli e ruoli di essere. Eddy è un diligente avanguardista, paurosamente attento alle regole, fugge per essere accettato, perché non è la salvezza che coscientemente cerca. Un testo doloroso, che lascia uno stato di incompiuto, di lotta già persa, di pagine ancora da scrivere per raggiungere la libertà dell’essere.
 

 

 

Francesca Nardi

 

25 gennaio 2015

 

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