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“Fronte del Fuoco”, un omaggio ai volontari che affrontano la stagione dei fuochi

Fronte del Fuoco di Michele D’Amore pone l’obiettivo all’interno dei mezzi di emergenza che, ogni anno, corrono a sirene spiegate su strade statali roventi, diretti verso incendi da domare. È una storia che si svolge tutta al confine con le fiamme, un romanzo verista e dal forte taglio autobiografico – Michele è volontario antincendio della Protezione Civile in Sardegna – ispirato alle vicende dei volontari dell’antincendio boschivo durante la stagione dei roghi.

Michele D’Amore, attraverso una chiave narrativa dal ritmo serrato e una narrazione in presa diretta, racconta l’Italia che combatte le fiamme: l’estate e la vita dei volontari antincendio, le motivazioni, la passione. Le sirene, le chiamate d’emergenza, i motori in accelerazione e i roghi da combattere come sul fronte di guerra, il Fronte del Fuoco. Perché quella con il fuoco è una guerra. Un nemico insidioso, da affrontare con azione, adrenalina, istinto, passione e coraggio.

Fronte del Fuoco è anche la storia di due ragazzi. È la storia di John e Jack, i due protagonisti del libro, diversi e allo stesso tempo simili, uno di venticinque e l’altro di trentacinque anni. John, il più giovane, animato da sogni, grandi aspettative e sentimenti sbrigliati come cavalli liberi e puri, entrato nella Protezione Civile per dimenticare una delusione d’amore.

Jack, il più grande, ormai disilluso e stanco, che «ha perso il graffio», una persona diversa da quella che desiderava diventare quando era più piccolo. Entrambi lottano contro le fiamme, ma anche contro la vita che spesso ti cambia senza che tu te ne renda conto, portandoti lontano da quello che ami davvero.

Sullo sfondo: notti tumultuose, amori, corse a perdifiato. E tutta la fierezza di chi rinuncia alla tranquillità per difendere la terra che ama e non si arrende a tutta la fatica per tornare a essere se stesso, nonostante tutto.

 

Serena Giorgi

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