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“Appunti di un venditore di donne” di Faletti, un libro “denso” da leggere

Avevo in casa “Appunti di un venditore di donne” da anni e nonostante me ne avessero parlato come di un bel libro non mi ero mai decisa a leggerlo, forse per via della copertina non so, comunque alla fine sono riuscita nell’intento e non nascondo che ho faticato ad entrare nella chiave di lettura giusta. A tratti mi รจ parso un libro con sequenze di concidenze un pรฒ tirate, ma nell’insieme lo giudico una buona lettura.

L’ intreccio narrativo studiato da Faletti regge bene e non lascia il lettore senza una spiegazione.
Tutto viene motivato, tutto ha un senso …”Il caos e il caso”. Entrambi nella loro complessitร  vengono spiegati e tutto si dipana ma, giustamente, solo alla fine.

L’ambientazione non รจ affatto banale. Siamo a Milano alla fine degli anni 70, anni di un’ Italia in mano alla lotta armata, gli anni del rapimento Moro.
In questo contesto non semplice si snoda la storia di Francesco Marcona detto “Bravo” un eunuco che, privato per uno “sgarro” della sua virilitร , conduce la sua esistenza nella parte piu’ torbida della cittร  quella fatta di bische notturne, prostituite di alto bordo, viziosi e balordi senza scrupoli.
In quella che sembra la faccia piรน bieca della societร  milanese Bravo porta avanti lascivamente il suo mestiere di “venditore di donne” fino all’incontro con Carla, una donna che con una sola frase gli riaccende quel desiderio che pensava sepolto da tempo.
Contemporaneamente Bravo da “carnefice” si troverร  a vestire i panni della vittima, risucchiato nel vortice di un sistema corrotto pronto ad uccidere chiunque.

“Un tratto di nulla sospeso tra il bene e il male”… cosรฌ viene definita la gente come Bravo, ma nonostante tutto non si puo’ fare a meno di affezionarsi a lui, non si gli si puรฒ negare l’umanitร  del riscatto. Perchรจ in fondo quel soprannome che sembra una beffa non รจ poi cosรฌ fuori contesto anzi.

Un libro “denso” se posso usare questo termine che, nonostante le mie difficoltร  di approccio, mi sento di consigliare.
Il mio voto quattro stelle su cinque.

Paola Rossi

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