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“12 anni schiavo” di Solomon Northup, la lotta per la libertà di un innocente

Mi è capitato di recente di rivedere di recente di rivedere il film “12 anni schiavo” di Steve McQueen (Oscar come miglior film 2014). La splendida interpretazione di Chiwetel Ejiofor, nel ruolo del protagonista, Solomon Northup, insieme a Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, mi ha fatto venire voglia di leggere il libro originale, che è un’autobiografia dello stesso Solomon. E’ possibile leggerlo in streaming.

Solomon Northup nasce nello stato di New York all’inizio dell’800. Essendo sua madre una donna libera, secondo la legge di allora anche lui era libero, anche se il padre era un ex schiavo.

Inizia a lavorare come musicista e all’età di 33 anni viene attirato a Washington con la promessa di un lavoro ben pagato. Qui viene rapito e trascinato in catene nel Sud schiavista, dove viene spogliato di identità e diritti per essere venduto al miglior offerente. Il libro è la storia dei suoi anni passati in schiavitù in Louisiana, 12 anni appunto, anni difficili nel quale il protagonista si sente perso più volte, ma in cui dimostra la sua forza e la sua determinazione, nella certezza che un giorno gli verrà resa giustizia.

Simbolo vivente della forza di ogni uomo per emanciparsi dalle proprie catene, Solomon Northup nella sua autobiografia non ci racconta solo di uno spaccato terribile della vita nel sud schiavista, ma anche di quell’altra metà umana della società, fatta da uomini e donne che, spesso correndo gravi rischi, hanno fatto di tutto perché un innocente fosse liberato. Quell’America così spaccata in due nella propria cultura che ancora oggi porta i segni di quel lontano passato.

L’edizione di Il 12 anni schiavo è impreziosita dalla prefazione del regista Steve McQueen e da dettagliati commenti storico-letterari.

 

Massimo Viola

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