In cambio di sostegno economico e formativo da parte dell’organizzazione Reading Village, i ragazzi si impegnano a insegnare a leggere ai più piccoli
MILANO – La piena espressione di sé e delle proprie potenzialità non possono prescindere dagli strumenti concettuali che solo attraverso la lettura possiamo guadagnare. L’analfabetismo è il peggior nemico di questo percorso di realizzazione: ecco perché Reading Village, organizzazione umanitaria statunitense, ha approntato un progetto di intervento in Guatemala, dove il tasso di analfabetismo è al 50%, per insegnare ai più piccoli a leggere e scrivere.
LE RAGIONI DELLA DIFFUSIONE DELL’ANALFABETISMO – L’amore per la lettura ci viene trasmesso nell’infanzia, quando i nostri genitori e gli adulti che abbiamo attorno ci prendono sulle loro ginocchia e ci leggono bei libri a voce alta. Un’esperienza che manca ai bambini in Guatemala, dove le famiglie sono povere, i libri troppo costosi e le biblioteche pubbliche scarse. Per giunta, il sistema scolastico è uno dei peggiori delle Americhe: non c’è un’istruzione pubblica gratuita e la maggior parte degli studenti non arriva alle scuole superiori. Risultato: la metà degli adulti non sa leggere, e anche chi ha la capacità di farlo non ha maturato un piacere e un’abitudine alla lettura. Sono dunque pochissimi gli adulti che leggono ai loro bambini.
IL PROGETTO – Il programma di Reading Village si propone dunque di supportare l’istruzione dei ragazzi delle classi medie e superiori attraverso borse di studio e attività formative finalizzate alla sviluppo di capacità di leadership. In cambio, questi ragazzi devono impegnarsi a loro volta a diffondere nelle loro comunità le competenze apprese, organizzando e tenendo attività di lettura per i più piccoli, così da diffondere l’alfabetizzazione e l’amore per i libri.
I LEADER DI DOMANI – L’obiettivo di Reading Village è formare promotori della lettura in tutto il Guatemala: questi ragazzi con il loro impegno stanno assumendosi la responsabilità di creare un futuro migliore per le loro comunità, proponendosi come i leader di domani.
4 agosto 2012
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