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”Puzzle” di Marco Giannino, quando la meta-poesia incontra la gioventù

Quando un amico di lunga data, un amico con cui condividi tutto quello che leggi, ti consiglia un libro di poesie giovanili tu pensi 'Esistono ancora autori giovani o mi sta consigliando un vecchio autore?', e lui ti dà la risposta dicendo 'È moderno, selvaggio, tu leggi'...

Quando un amico di lunga data, un amico con cui condividi tutto quello che leggi, ti consiglia un libro di poesie giovanili tu pensi ‘Esistono ancora autori giovani o mi sta consigliando un vecchio autore?’, e lui ti dà la risposta dicendo ‘È moderno, selvaggio, tu leggi’ non resta che fidarti. Mi passa l’ebook di Puzzle, e lì per lì penso che se questa è la sua idea di Moderno devo storcere il naso, ma lo conosco da una vita, quindi mi fido.

Ci sono storie che ti sembrano scritte da giovani ragazzi e invece scopri che l’autore ha circa cinquantenni e una crisi di mezz’età alle porte, banali, fin troppo pretenziose e vuote. Poi ci sono quelle storie che ti sembrano scritte da vecchi alla fine della loro carriera. Pieni di insegnamenti e capacità di giudizio sulla vita, e invece scopri che sono state scritte da uomini sulla trentina che vivono ancora con i genitori, che hanno visto troppi film d’autore e quindi credono di sapere il Vero. Poi ci sono loro, quelle storie buttate in versi che vogliono provocare nel lettore nuove emozioni, o meglio far scoprire al lettore quelle abilità nascoste che gli permettono di emozionarsi ancora. di sperimentare. Sono storie, queste, che non vogliono insegnare nulla, non hanno in sé nessun senso della vita, ma vogliono semplicemente comunicare, farsi esplorare, un po’ come dire ‘Ehi, siamo qui, leggeteci.’ Puzzle, dietro il titolo di quest’opera c’è un significato ben preciso. Non è il semplice titolo che vuole far capire che l’autore ha dovuto ricostruirsi per ritrovarsi, per incanalarsi in questa vita che è già maledetta di suo, non c’è bisogno di ricordarlo ogni volta. In questo titolo c’è il nucleo dell’opera, la sua caratteristica principale. è un’opera da costruire con le proprie mani.

Leggendo l’ebook ci si imbatte in poesie solitarie, angosciose, dove l’oggi sostituisce il passato e ignora il futuro perché ancora non è roba nostra, non ci appartiene. La cornice del tempo, però, incastra i tre elementi principali che vanno a mischiarsi: l’amore, la personalità dell’autore e il mondo moderno, quest’ultima così ben scritta che ho dovuto lasciare per un po’ la lettura, era tutto troppo vero. Ma il punto focale dell’opera sono quelle poesie caotiche e disordinate, poesie dove non capisci di che si sta parlando perché ‘Devi montare tu la poesia’, ecco la genialità dell’opera. Ci sono delle poesie che dire che sono poesie è un complimento, ma prima di arrivare a giudizi affrettati lasciatemi spiegare quello che voglio dire. Non hanno un senso perché sei tu, lettore, a dover spremere le meningi per formulare versi di senso compiuto ed emozionanti. Ho trovato questa provocazione stimolante. Andando a informarmi di più sull’autore e sull’opera, in una intervista spiega cosa aveva in mente mentre elaborava la struttura dell’opera. Voleva appunto stimolare il lettore non solo a leggere, soffermarsi su quello che lui ha scritto e su quello che lui voleva comunicare, ma voleva che il lettore stesso si mettesse lì col cervello a scrivere la sua personale poesia, ma con le parole che ha scritto lui. C’è del psicologico in questo, c’è qualcosa che va oltre le classiche forme metriche e dialettiche e porta la poesia a un livello molto meno retorico e più umano, qualcosa di molto più sensibile delle parole stesse scritte dall’autore, parole che vogliono al tempo stesso accompagnare il lettore dentro il suo Io, allontanandolo da quello dell’autore.

Le altre poesie, quelle ‘Normali’, hanno invece una metrica ben più articolata, più studiata e adatta a quello che Marco Giannino voleva comunicare, come la poesia Novilunio che mischia l’astronomia con l’amore e la grammatica. Ci sono giochi di parole non banali, non ripetitive, ma sempre nuovi e calzanti col messaggio poetico, elegante e camaleontico. Puzzle è quel tipo di poesia che riporta gli anziani alla gioventù facendoli sentire moderni col mondo e con i giovani, che a loro volta si sentono trasportati da quella che è l’energia provocante e ambiziosa (bisogna dirlo) che li differenzia dagli altri.

7 settembre 2014

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